19 Agosto 2021 di Redazione Redazione

12 fotografi professionisti vi svelano preziosi consigli: ognuno di loro propone un fotoprogetto attraverso il quale perfezionare tecnica e visione fotografica.

Fotoprogetto 7 – Un mondo geometrico

A lanciare questa sfida è Charlie Waite. Spiega il fotografo: «Cercate geometrie in un ambiente rurale, urbano o acquatico, oppure le intersezioni di archi, diagonali, triangoli, rettangoli e così via. Sono molti i luoghi che si prestano a questa sfida, ma vi consiglio di prendere in considerazione soggetti come muretti di pietra o campi coltivati. In città, i soggetti potrebbero essere letteralmente dappertutto, ovunque i rapporti architettonici si combinino in serie potenti di forme e motivi».

«Ho pensato questa sfida perché potesse offrire spunti e materiale a chiunque nel mondo, quindi non avete scuse: uscite e mettetevi a caccia di geometrie!».

I consigli della professionista

1 – Strumenti compositivi

Prendiamo un cartoncino nero e apriamo una finestra in proporzione con il fotogramma 36×24 mm. Usiamolo per determinare se una serie di motivi geometrici riesce a essere “leggibile” nell’inquadratura.

2 – Attenzione!

Consideriamo ogni cosa. Tutto ciò cui diamo attenzione deve essere inteso per esserci o per non esserci. Questo deve essere il processo fondamentale, la chiave di ogni scatto paesaggistico. L’inquadratura non può non essere studiata.

3 – Precisione

Dobbiamo imparare a essere precisi, mai approssimativi. Omettiamo ogni elemento ridondante o di distrazione. Escludiamo il cielo se è debole o non gioca un ruolo geometrico. Studiamo le ombre e il modo di usarle.

Fotoprogetto 8 – Impariamo dal reportage

Ecco la sfida di Stuart Freedman. «Il reportage è una disciplina complessa e ambigua. Come si narra una storia reale, con persone reali, con uno strumento invadente quale una fotocamera?».

Le riviste classiche, come Life o Picture Post, presentavano formule visuali di immediata comprensione, con una costruzione simile a quella di un pezzo scritto. Gli articoli fotografici illustravano la storia con una struttura narrativa: presentavano i personaggi, spiegavano l’azione e (spesso) la risoluzione».

fotoprogetto

Foto di Stuart Freedman

«Intendo combinare diversi elementi della formula tradizionale per mettervi al lavoro. Cercate un estraneo che fa qualsiasi cosa di documentabile – e fateci amicizia. Producete tre scatti che raccontino una storia all’interno della storia. Un’immagine introduttiva del soggetto e del luogo in cui lavora, un dettaglio (o un close-up) di quello che fa e una scena che incapsuli l’opera e il personaggio. Ciò che voglio da voi sono immagini chiare e immediate, tanto emotivamente forti quanto fisicamente vicine!»

Tre consigli pro

1 – Soggetto accessibile

Scegliamo un soggetto interessante e avvicinabile. Il punto è creare immagini semplici ed eleganti – e chiare. Non giochiamo su artificio e furbizia: giochiamo solo sul soggetto. La nostra presenza (che si tratti di una vera interazione o di qualsiasi traccia di alterazione della scena) non dovrebbe essere prevista.

2 – Evitare l’invadenza

Stiamo vicini al soggetto, senza diventare ingombranti. Pianifichiamo la sessione passando un po’ di tempo con la persona e visualizzando le immagini che vorremo catturare. Cerchiamo di cogliere diversi aspetti della storia di un lavoro e, in questo modo, di creare “la storia all’interno della storia”.

3 – Realtà

Assicuriamoci che gli scatti appaiano “reali”. L’elemento finale della sfida è usare solo un corpo macchina e, se possibile, un obiettivo 50 mm. La realtà è diversa da quello che si vede attraverso un 24 mm. Cerchiamo di costruire le immagini con una lunghezza focale che dà risultati simili alla visione umana.

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