9 Giugno 2020 di Redazione Redazione

Il motivo più convincente per passare a RAW è la maggiore estensione della gamma dinamica (la scala dei toni di un’immagine, dai più chiari ai più scuri). Nelle scene ad alto contrasto, come per esempio un tramonto sul mare, la differenza tra i due estremi può essere enorme. I file JPEG hanno una gamma dinamica più contenuta e quindi possono accogliere meno dettagli alle due estremità della scala tonale. Ci sono situazioni in cui questi dettagli extra diventano necessari, magari per correggere un errore di esposizione, e i JPEG non riescono a venirci in aiuto. Il secondo motivo per scegliere il RAW è il maggior numero di informazioni sul colore, che introduce la possibilità di cambiare il bilanciamento del bianco dopo lo scatto. Non dobbiamo più perdere tempo a perfezionarlo in-camera: possiamo pensarci dopo. Entrambi questi fattori sono importanti quando dobbiamo scattare in fretta: non dover pensare troppo a esposizione e bilanciamento del bianco può farci risparmiare attimi preziosi. Il RAW è una rete di sicurezza: ci assicura sia più libertà allo scatto sia più margine per correggere gli errori in post-produzione.

Correggere le immagini in RAW

Se sbagliamo a impostare qualcosa e otteniamo un’esposizione sbagliata, la “rete di sicurezza” rappresentata dal RAW ci permette di intervenire in modo radicale, come dimostrano questi esempi.

  • Sovraesposizione. Il vantaggio in termini di gamma dinamica del RAW sul JPEG permette di recuperare le luci alte bruciate, come i dettagli di questo cielo. In JPEG il salvataggio ha comportato un viraggio spiacevole e toni piatti nelle rocce delle montagne. Il RAW corretto, per quanto non perfetto, è di gran lunga migliore.
    scatto in sovraesposizione - correzione in jpegscatto in sovraesposizione - correzione in raw
  • Sottoesposizione.Le ombre sono più facili da recuperare rispetto alle luci alte: anche aree che sembrano nere contengono livelli sorprendenti di informazioni. In questo esempio (scattato a ISO 1.600) le ombre aperte mostrano molto rumore sia in RAW sia in JPEG, ma in RAW ci sono più dettagli e colori più fedeli.
    scatto in sottoesposizione - correzione jpeg
  • Dominanti di colore. Gli errori di bilanciamento del bianco e i viraggi sono facili da correggere in RAW, perché è possibile cambiare predefinito o regolare temperatura e tinta dell’immagine. Qui un bilanciamento per il tungsteno applicato per errore è annullato in RAW, mentre in JPEG le luci alte continuano ad apparire innaturali.
    dominanti di colore
    dominanti di colore - correzione jpegdominanti di colore - correzione in RAW

Il RAW perfetto in tre passi

  1. Non perdiamo tempo con il bilanciamento. È buona prassi impostare il bilanciamento del bianco prima dello scatto, ma in RAW possiamo anche cavarcela con la semplice impostazione Auto: la fotocamera sceglie il bilanciamento che le piace, ma noi potremo sempre correggerlo dopo.
  2. Non fidiamoci dell’istogramma. L’istogramma mappa i toni dello scatto: se è tagliato, le luci alte sono bruciate o le ombre chiuse. L’istogramma, però, è basato su una versione JPEG, non RAW: in RAW i pixel tagliati possono essere recuperabili (stesso discorso per le allerte di sovraesposizione).
  3. Esponiamo a destra. Questa tecnica prevede di catturare la massima quantità di luce possibile senza tagliare le luci alte. L’istogramma risulta così sbilanciato verso destra. Se il risultato è troppo luminoso, possiamo scurirlo in post-produzione e in ogni caso otteniamo meno rumore nelle ombre.

Caso #3:Gli scatti d’azione

Con i movimenti veloci – come quello in evidenza a questo articolo-, il JPEG può a volte essere la scelta migliore. Vediamo perché!

  1. Azioni veloci. Una sequenza d’azione è uno dei pochi casi in cui il JPEG può essere preferibile al RAW, perché è probabile che venga scattata in modalità continua.
  2. Il RAW è più lento. Diciamo che la nostra fotocamera è in grado di catturare 6 fotogrammi al secondo: può farlo sia in RAW sia in JPEG, ma i file RAW sono più grossi e quindi riempiono prima il buffer.
  3. Problemi di buffer. Quando il buffer si riempie, la sequenza si blocca e dobbiamo aspettare che le immagini siano trasferite sulla scheda di memoria (una buona velocità di scrittura è di aiuto). Scattare in RAW significa quindi correre il rischio di perdere un momento cruciale dell’azione.
Se hai perso gli appuntamenti precedenti con la nostra rubrica, recuperali qui:
Tutta la forza del RAW. 1#I paesaggi
Tutta la forza del RAW. 2#Perché è meglio scattare in RAW?

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