23 Giugno 2020 di Redazione Redazione

Il motivo più convincente per passare a RAW è la maggiore estensione della gamma dinamica (la scala dei toni di un’immagine, dai più chiari ai più scuri). Nelle scene ad alto contrasto, come per esempio un tramonto sul mare, la differenza tra i due estremi può essere enorme. I file JPEG hanno una gamma dinamica più contenuta e quindi possono accogliere meno dettagli alle due estremità della scala tonale. Ci sono situazioni in cui questi dettagli extra diventano necessari, magari per correggere un errore di esposizione, e i JPEG non riescono a venirci in aiuto. Il secondo motivo per scegliere il RAW è il maggior numero di informazioni sul colore, che introduce la possibilità di cambiare il bilanciamento del bianco dopo lo scatto. Non dobbiamo più perdere tempo a perfezionarlo in-camera: possiamo pensarci dopo. Entrambi questi fattori sono importanti quando dobbiamo scattare in fretta: non dover pensare troppo a esposizione e bilanciamento del bianco può farci risparmiare attimi preziosi. Il RAW è una rete di sicurezza: ci assicura sia più libertà allo scatto sia più margine per correggere gli errori in post-produzione.

5#L’elaborazione

C’è un motivo se il formato RAW è spesso chiamato anche “negativo digitale”. Come i vecchi negativi, infatti, il RAW è una versione pura e immacolata dell’immagine, così come la fotocamera l’ha catturata. Impossibile da sovrascrivere o ritagliare, è un file impenetrabile al quale è possibile solo aggiungere dati cosiddetti “sidecar”. Queste informazioni collaterali non modificano l’originale, ma definiscono solo come deve essere visto quando viene aperto in Camera Raw, Lightroom o nel nostro software di preferenza. Ogni nostra correzione altera solo il set di parametri di presentazione dell’immagine (salvati nel piccolo file sidecar collegato). Ogni modifica è completamente “non-distruttiva”. Cambiamo un’impostazione, ritagliamo o aggiungiamo un effetto ogni volta che vogliamo. L’elaborazione di un’immagine non è un viaggio lineare da A a B: il RAW ci lascia libertà creativa in questo percorso e la possibilità di sperimentare trattamenti diversi e tornare sui nostri passi quando vogliamo. Possiamo prendere tutte le strade che ci incuriosiscono prima di arrivare a destinazione.

Cosa da sapere

  • Quando elaboriamo un file in Camera Raw, le modifiche sono salvate in un minuscolo file .xmp accanto all’immagine originale.
  • Se usiamo Lightroom o un altro software di catalogazione, le modifiche sono salvate all’interno del catalogo.
  • Possiamo convertire i nostri file in DNG, il formato RAW universale di Adobe. I DNG sono un po’ più piccoli e non richiedono file sidec

Il flusso di lavoro in Photoshop

Facciamo pratica con le tecniche base di elaborazione RAW
  1. Il Profilo. Il menu Profilo è spesso il miglior punto di partenza. I profili incorporati nei set Adobe sono ottimizzati per i diversi soggetti. Qui il profilo Adobe Ritratto migliora i toni dell’incarnato.
  2. I punti di bianco e di nero. Impostando i punti di bianco e di nero controlliamo la gamma tonale. Dovremmo portarli al punto appena prima della comparsa di pixel tagliati (visibili premendo Alt/Option mentre usiamo i cursori).
  3. Il Bilanciamento del bianco. Impostiamo il bilanciamento corretto facendo clic su un punto neutro, come una roccia grigia, una parete bianca o un cartoncino grigio 50%. Facciamo clic e trasciniamo per selezionare un’area ampia.
  4. Lo sharpening. I file RAW sono più morbidi dei JPEG (la cui nitidezza è aumentata in-camera), quindi hanno bisogno di un passaggio di sharpening, che possiamo applicare dal pannello Dettagli.

L’elaborazione in BATCH

Vediamo come modificare un’intera serie di scatti RAW in un colpo solo!

  • In Camera Raw. Selezioniamo gli scatti in Bridge, poi facciamo clic con il tasto destro e scegliamo Apri in Camera Raw. Ora evidenziamoli tutti nel rullino (Ctrl/Cmd+A) e modifichiamo l’intero set, oppure lavoriamo su uno solo, selezioniamo gli altri e scegliamo Sincronizza impostazioni dal menu in alto a sinistra.BATCH - camera raw
  • In Bridge. Dopo aver elaborato una singola immagine in Camera Raw, possiamo copiare le modifiche sulle altre in Bridge. Facciamo clic con il tasto destro sullo scatto e scegliamo Impostazioni di sviluppo> Copia impostazioni Camera Raw, poi selezioniamo gli altri e applichiamo Incolla impostazioni Camera Raw.BRIDGE - Camera raw
  • In Lightroom Classic. Apportiamo le modifiche a una singola immagine nel modulo Sviluppo, poi selezioniamo le altre e facciamo clic su Sincronizza, in basso a destra. Possiamo anche usare il pannello Predefiniti per salvare i trattamenti che preferiamo come Predefiniti e applicarli ad altre immagini con un solo clic.BATCH - Lightroom

Se hai perso gli appuntamenti precedenti con la nostra rubrica, recuperali qui:
Tutta la forza del RAW. 1#I paesaggi
Tutta la forza del RAW. 2#Perché è meglio scattare in RAW?
Tutta la forza del RAW. 3#Correggere le immagini in RAW
Tutta la forza del RAW. 4#Conversione tramite Adobe Camera

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