24 Agosto 2020 di Redazione Redazione

Immaginiamo di essere costretti a usare sempre e soltanto un unico obiettivo, per giunta fisso. La sola idea potrebbe darci i brividi! Ma se l’obiettivo in gioco fosse quello “giusto”, capace di farci affrontare qualsiasi sfida in modo divertente e creativo? “Giusto”, in questo caso, fa spesso rima con “50 mm”. Per questo abbiamo dedicato questa rubrica a dimostrare l’incredibile versatilità di quello che per gli amici è il “cinquantino”. Infatti, il 50 mm può coprire (quasi) ogni situazione, produce un angolo di campo molto simile a quello dell’occhio umano, offre una notevole nitidezza e, all’occorrenza, una profondità di campo così stretta da regalarci sfondi sfocati di qualità. Ricordiamo, però, che un 50 mm non “funziona” allo stesso modo su qualsiasi fotocamera. Ma procediamo con ordine…

5#Ritratti perfetti con focale fissa

Ritratto autista moto

Con una full-frame, possiamo realizzare ritratti a mezza figura senza essere costretti ad allontanarci troppo dal soggetto.

Le tipicità del 50 mm sono ben note ai fotografi ritrattisti. In esterni e luce naturale, quanto in studio con un mucchio di unità flash, la focale fissa 50 mm è famosa per essere ideale, perché assicura un ingrandimento e una prospettiva simili a quelli dell’occhio umano e annulla le distorsioni tipiche di altre lunghezze. La resa visuale e le inquadrature possibili con un 50 mm variano a seconda del corpo macchina in uso. Con i sensori full-frame, il 50 mm è perfetto per ritratti a mezza figura, di tre quarti o a figura interna. Non si presta invece altrettanto bene ai primi piani, perché per riempire l’inquadratura con solo testa e spalle del soggetto dobbiamo avvicinarci troppo. Con i sensori APS-C, il fattore di crop produce una lunghezza focale effettiva intorno ai 75 mm, molto più indicata per primi piani senza distorsioni. L’ampia massima apertura di diaframma dei 50 mm è un altro vantaggio che ben si applica ai ritratti, perché intorno a f/2.8 o f/1.8 è molto più facile sfocare lo sfondo e isolare il soggetto.

Tecnica: Angolo di campo e ritratti

Full-Frame

Come abbiamo visto nel primo appuntamento, il sensore full-frame ha un angolo di campo di 40o, molto simile al campo visivo dell’occhio umano. Nei ritratti, corrisponde a una visione che appare “normale”.

Sensori APCS

I sensori APS-C sono più piccoli e hanno un angolo di campo ridotto. In pratica, significa che, alla stessa distanza dal soggetto, possiamo ottenere un’inquadratura molto più intima.

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E se hai perso i primi appuntamento, recuperali qui:
1#I vantaggi delle ottiche fisse
2#Quando la luce è poca…
3#I segreti dello sfocato

4#Invertiamo l’ottica e otteniamo una macro

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