15 Giugno 2023 di Giuseppe 7 PH Giuseppe 7 PH

La Pro Loco e il Comune di Licata ospitano per la prima volta il fotografo Giuseppe Calascibetta con la nuova mostra Estrazioni Siciliane. Un racconto di paesaggi urbani in bianco e nero che saranno in mostra dal 17 al 25 giugno presso la sala convegni Rosa Balistreri del Chiostro Sant’Angelo in via Largo Santissimo Salvatore.

A Licata la mostra fotografica di Giuseppe Calascibetta

Una mostra che è stata presentata l’anno scorso nella Città di Torino e a Grugliasco e che ha ottenuto il plauso della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e della Società Fotografica Subalpina (SFB) di Torino, prima associazione fotografica nata in Italia nel 1890. La mostra fotografica di Giuseppe Calascibetta conta l’analisi critica di Claudio Tizzani presidente della SFB.

Giuseppe Calascibetta, laureato in Economia Aziendale, nato a Mazzarino, appassionato di antropologia culturale e di marketing territoriale, da anni coltiva la passione per la fotografia. Selezionato da Spoleto Arte per la raccolta L’Arte in Quarantena edito dalla Mondadori e TGCOM24, ha partecipato a due collettive fotografiche presso il Centro Internazionale di Fotografia di Palermo, curate da Letizia Battaglia. Ha vinto otto premi di fotografia e ha esposto a Torino, Roma, Milano, Firenze, Caltanissetta, Palermo e Siena. Le sue foto sono state pubblicate su La Sicilia, La Repubblica, National Geographic. Di recente ha esposto a Caltanissetta con la mostra fotografica LURTIANI e a Riesi con la mostra Daimon. È specializzato nella fotografia ritrattistica, sociale, antropologica e paesaggistica.

Estrazioni Siciliane

In questo progetto fotografico l’autore ha voluto indagare il sistema urbano di molti comuni dell’entroterra siciliano molte volte isolato dalla rete delle grandi autostrade. A tal proposito la gallerista Rosy Togaci Gaudiano di Torino, spiega: “Calascibetta con i suoi scatti ci dà una visione dell’Historic Urban Landscape: una periferia spesso relegata nell’immaginario degli ultimi centocinquanta anni al ruolo di ghetto impenetrabile e imperscrutabile, ma in realtà portatore di una parte consistente della storia della città, storia non solo industriale ma anche culturale; tanto consistente da potere conferire a questa “periferia storica” un ruolo di soggetto protagonista delle vicende urbane della città etnea contemporanea. Calascibetta ferma immagini e ci accompagna in una Sicilia che è come un piccolo universo, anzi un multiverso dalle infinite dimensioni, che racconta l’esplosione della vita mentre fa i conti con il peso ereditario e sempre incombente del suo decadimento”.

“Questa mostra – spiega Calascibetta – nasce dalla volontà di raccontare la periferia della Sicilia che comprende tutti quei comuni lontani dai grandi nodi commerciali e delle grandi rete autostradali che di fatto vengono isolati dal turismo siciliano che si ammassa nelle grandi città costiere. Ecco perché ho voluto raccontare questi comuni che conservano tracce architettoniche del passato ma che non vengo valorizzate a livello turistico; usando come linguaggio artistico le proiezioni della luce sulle grandi opere architettoniche che creano ombre e contrasti tali da creare a sua volte nuove forme geometriche. Una mostra che ho presentato nel 2022 a Torino per raccontare una Sicilia inedita rispetto all’innumerevoli immagini che compaiono sui motori di ricerca di internet. Questa mostra di paesaggi urbani è collegata alla mostra Lurtiani che ho presentato nei giorni scorsi a Caltanissetta, incentrata sul capitale umano. Penso che il paesaggio e il capitale umano sono due risorse che molte spesso vengono sotto valutate; che potrebbero costruire un vantaggio competitivo non indifferente per la nostra isola”.

Orari: tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.

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