24 Giugno 2019 di Vanessa Avatar

Oltre cento fotografie di cinque grandi fotografe italiane per stimolare una riflessione sull’identità e sulla rappresentazione della soggettività femminile in un ventennio cruciale nel nostro Paese. E’ “Soggetto nomade”, la mostra del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, a cura di Cristiana Perrella e Elena Magini, che si è inaugurata sabato 22 giugno al Centro Internazionale di fotografia diretto da Letizia Battaglia. L’esposizione raccoglie per la prima volta le fotografie di Paola Agosti, Letizia Battaglia, Lisetta Carmi, Elisabetta Catalano e Marialba Russo, realizzate tra la metà degli anni Sessanta e gli anni Ottanta, restituendo da angolazioni diverse il modo in cui la soggettività femminile è vissuta, rappresentata e interpretata in un periodo di grande cambiamento sociale per l’Italia. Anni di transizione dalla radicalità politica all’edonismo, anni di piombo ma anche anni di grande partecipazione e conquiste civili, dovute principalmente proprio alle donne, e alle battaglie femministe.  Le fotografie in mostra documentano un periodo di circa vent’anni e offrono una riflessione sull’identità e sulla sua rappresentazione che prende le mosse dai ritratti dei travestiti di Genova di Lisetta Carmi, dove la femminilità è un’aspirazione, si declina attraverso le immagini di attrici, scrittrici e artiste di Elisabetta Catalano, le fotografie sul movimento femminista di Paola Agosti, le donne e le bambine di una Sicilia sfigurata dalla mafia di Letizia Battaglia  e infine gli uomini che per un giorno assumono l’identità femminile in Marialba Russo.
 

Centro Internazionale di fotografia 
“Soggetto nomade”
Identità femminile attraverso gli scatti di cinque fotografe italiane, 1965-1985
Paola Agosti, Letizia Battaglia, Lisetta Carmi, Elisabetta Catalano, Marialba Russo
Centro Internazionale di Fotografia
Via Paolo Gili 4, Palermo
Immagine in evidenza via https://www.facebook.com/pages/category/Education/Centro-Internazionale-di-fotografia-1507200175959704/

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