5 Giugno 2019 di Vanessa Avatar

Frank Horvat. Classe 1928, una carriera da protagonista nel mondo della fotografia di moda e di reportage che lo ha portato a lavorare per le più prestigiose riviste internazionali, a far parte dell’agenzia Magnum Photos e a stringere sodalizi con personaggi del calibro di Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Eduard Boubat in un percorso di sperimentazione e di creatività alla ricerca di nuove possibilità espressive. La prima intuizione arriva dopo gli anni dei reportage realizzati nell’Italia meridionale per la rivista Epoca e il suo viaggio in India, le cui fotografie saranno pubblicate su ParisMatch, Picture Post e Life. Siamo nella metà del  Novecento, quando la spinta ai consumi sottolinea lo sviluppo dei Paesi europei. È l’inizio di un periodo di rinascita economica e di fervore sociale in cui anche la moda si rinnova creando il prêt-à-porter, che vuol dire moda pronta all’uso e accessibile a un pubblico più vasto. Le sale di posa e gli atelier non rappresentano più la sede ideale per dar visione al mondo del fashion. Così Horvat fa uscire la moda da quel mondo artefatto e la fa scendere in strada. Sue sono le prime immagini di modelle immerse negli scenari della realtà quotidiana: tra le vie della città, le piazze del mercato, i corridoi di storici hotel. Fotografando la moda inizia a comprendere come certe forme e stili diventino interessanti e come la donna possa essere mostrata attraverso la sua naturale bellezza. Nelle fotografie di questo periodo, i brand di moda e le modelle, loro ambasciatrici, emergono con leggerezza in nuove visioni, attraverso immagini destinate a rimanere delle icone nel tempo. Il celebre ritratto della modella Monique Dutto mentre esce dal metrò di Parigi o il cappello di Givenchy, che maestosamente adorna il capo della modella circondata da uomini con binocoli all’ippodromo di Longchamp, ne sono una chiara testimonianza.
Frank Horvat è uno di quei rari fotografi che è riuscito a portare la grazia della fotografia di moda nel reportage e la curiosità, l’istinto e la sensibilità del photoreporter nella moda, dando continuità al proprio lavoro per ricercare le relazioni tra le cose. Innovatore del suo tempo, egli esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia lavorando con Photoshop.

 
Immagine in evidenza

1955, London (UK), Mate with Jaguar

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