Oggi vi proponiamo il portfolio di Luigi Vegini, scelto tra quelli condivisi dalla nostra Community di fotografi e pubblicato nel n. 339 de IL FOTOGRAFO. Intitolato “Bianca”, sviluppa la personale narrazione dell’autore legata alle relazioni familiari.
Il portfolio di Luigi Vegini
Racconta l’autore: «Ho iniziato a fotografare la mia famiglia dalla nascita di mia figlia Bianca nel 2011. Prima di allora, avevo già lavorato sulla figura dell’ostetrica che mi aveva fatto nascere e sulla mia compagna. In questo periodo, invece, ho intrapreso un nuovo progetto su mia madre.
Posso quindi confermare che la famiglia è un tema a me caro, che amo sviluppare con la fotografia con dedizione da diverso tempo. Da quando sono diventato padre, la mia attenzione e curiosità nei confronti della fotografia familiare è cresciuta a dismisura.
Ho iniziato ad appassionarmi alle fotografie dei maestri di questo genere come Emmet Gowin e Harry Callahan e da allora ho raccolto nella mia libreria una quarantina di libri fotografici di autori su questa tematica. Tra i miei preferiti, metto in primo piano le immagini dell’amico Bernard Plossu per la dolcezza e la poetica del suo sguardo. Ammiro il grande lavoro di Robert Frank che ritrae la moglie e i figli, oltre che la fotografia di Lee Friedlander.
Ispirato da questi autori ho sviluppato il mio reportage. Bianca è figlia unica, nata dall’amore. Nelle mie fotografie c’è il tentativo di raccontarla non solo come documento familiare ma filtrata dalla visione innamorata che ho di lei. E, attraverso questo racconto, auguro una fanciullezza spensierata a ogni nascituro».
Il commento della Redazione
Il racconto per immagini di Luigi Vegini insegna che non è necessario cercare l’oggetto della propria ricerca lontano da casa, in luoghi esotici o in ambienti mai visti prima.
D’altronde quale argomento si conosce più intimamente della propria città o della propria famiglia? Gli stessi fotografi di grande spessore a cui l’autore di queste immagini si ispira, Emmet Gowin e Harry Callahan, Lee Friedlander e Robert Frank, hanno ritratto gli istanti dei propri amori e delle passioni più grandi nella vita di tutti i giorni.
Proprio su questa linea narrativa Luigi Vegini realizza la sua personale narrazione legata alle relazioni familiari. Ogni momento che immortala con la macchina fotografica è una dichiarazione d’amore ai suoi soggetti più amati, sua figlia Bianca e la sua compagna. I suoi occhi sembrano toccare con dolcezza i loro volti, i loro corpi e i loro sogni. Tutti i suoi scatti sembrano spinti dalla necessità di rendere immortale una fase del vissuto familiare, affinché resti indelebile almeno il ricordo di tanta gioia e bellezza.
Il linguaggio con cui l’autore comunica tutti questi sentimenti è un linguaggio universale, che usa le immagini come metafore di sentimenti condivisi e riconoscibili sempre, da chiunque abbia conosciuto l’intimità di una casa o il calore di una famiglia.
a cura di Michela Frontino
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