Nel portfolio di Franco Beretta dedicato alla Normandia, è l’eco della storia sugli spazi e le ampie vedute a ispirare l’autore.

5 Novembre 2022 di Redazione Redazione

Oggi vi proponiamo un nuovo portfolio tra quelli condivisi dalla nostra Community di fotografi. Intitolato “Normandia”, di Franco Beretta, è stato pubblicato nel n. 338 de IL FOTOGRAFO. L’autore ha partecipato alla seconda edizione di Travel Tales Award.

Il portfolio di Franco Beretta

«Partire è un po’ morire, dice una poesia. Eppure, a volte, quando i sentimenti sono confusi, quando si è oppressi da un caleidoscopio di dubbi e timori, quando perfino la fede vacilla, si ha voglia di lasciare la strada conosciuta per incamminarsi verso nuove esperienze alla ricerca dell’equilibrio interiore, di noi stessi».

«E così si parte per la Normandia, terra poliedrica e trionfo della natura. Ci si rilassa nella lussureggiante campagna, con i meli che straboccano di frutti e con le mucche che pascolano nei freschi prati. Profumi inebrianti di cose autentiche e genuine. Si va al mare, un mare sferzante con spiagge infinite, multicolori; dove è possibile immergersi nella lettura di un buon libro, anche grazie alle biblioteche estive che, proprio sull’arenile, offrono gratuitamente libri da leggere».

«Per non parlare delle imponenti scogliere, alte, di fronte alle quali ci si sente piccoli e insignificanti e si scruta l’orizzonte nell’attesa di qualcosa o di qualcuno che, forse, non verrà più».

Il commento della Redazione

Dallo stretto della Manica a Le Tréport, da Cherbourg ad Alençon, il territorio della Normandia si caratterizza per la ricca varietà di ambienti naturali e città leggendarie. I suoi numerosi luoghi iscritti al Patrimonio Mondiale dell’UNESCO sono tappe irrinunciabili per turisti e visitatori che ogni anno affollano strade e sentieri della regione francese.

Ma ciò che guida il punto di vista di Franco Beretta su queste terre è soprattutto l’eco della storia sugli spazi e le ampie vedute. Il suo sguardo è guidato dai racconti di ciò che accadde nel passato, sulle alte scogliere di gesso bianco o nelle maestose cattedrali gotiche.

Pensiamo a Omaha Beach, teatro di combattimenti nella Seconda guerra mondiale, durante il famoso sbarco del D-Day. Oppure, alla cattedrale Notre-Dame di Rouen, il luogo in cui venne giustiziata nel 1431 Giovanna d’Arco, santa per i cattolici.

Dalle fotografie dell’autore spiccano, in particolar modo, gli scorci di vita quotidiana e i panorami estesi su paesaggi che si perdono tra la nebbia e la foschia delle prime luci del giorno. Queste immagini, cariche di mistero e di bellezza, riflettono l’idea di finis terrae che, in Normandia e nella vicina Bretagna, designa il carattere isolato e selvaggio, indicando la divisione tra Argor e Argoat (mare e foresta) degli antichi Galli, che oltre il confine della Terra scorgevano l’infinito.

Le suggestioni della storia e della cultura celtica ispirano la visione di Franco Beretta, il cui sguardo si perde nelle contrade di paese, per poi ritrovarsi nel movimento delle maree e negli spazi aperti all’ombra di Mont Saint-Michel.

a cura di Michela Frontino

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