30 Aprile 2020 di Redazione Redazione
“Vedere la vita, vedere il mondo, essere testimoni oculari dei grandi avvenimenti… vedere cose inconsuete – macchine, eserciti, folle, ombre nella giungla e sulla luna; vedere il lavoro dell’uomo, i suoi dipinti, le torri, le scoperte… vedere le donne amate dagli uomini e vedere i bambini; vedere e assaporare il piacere dello sguardo… vedere e imparare cose nuove. Così vedere ed essere visti diventa ora e resterà in futuro il desiderio e il bisogno di metà del genere umano”: così scriveva Henry Luce nell’editoriale del primo numero di LIFE Magazine, rivista destinata a rivoluzionare la storia del fotogiornalismo e a riunire nella sua redazione alcuni dei più grandi fotografi del Novecento. A partire da Margaret Bourke- White che firma la prima copertina, datata 23 novembre 1936, con l’immagine del Peck Dam Fort, una delle dighe sul fiume Missouri.
La copertina del 23 novembre 1936, con uno scatto di Margaret Bourke- White.

La copertina del 23 novembre 1936, con uno scatto di Margaret Bourke- White.

La rivista che ha immortalato la storia

A questa fotografia seguiranno migliaia di scatti ormai entrati nell’immaginario collettivo, testimonianze indelebili dei grandi accadimenti del Ventesimo secolo, con le dolorose tragedie, i cambiamenti culturali, i conseguimenti della scienza. Tra i grandi nomi, come non ricordare Robert Capa che consegnò a LIFE le Magnificent Eleven, undici scatti dello sbarco alleato in Normandia il 6 giugno 1944, ma anche il fratello Cornell, fotografo di punta della rivista fino al 1954 anno in cui, alla morte di Robert, decide di unirsi a Magnum Photos. Senza dimenticare Alfred Eisenstaedt, autore del famoso “bacio” di Times Square, membro di LIFE per oltre quarant’anni (ben novanta le copertine realizzate per la rivista), e Ralph Morse, il più giovane corrispondente di guerra per LIFE durante il Secondo conflitto mondiale, autore di numerose immagini legate ai programmi spaziali della NASA. E ancora Henri Cartier-Bresson, Eugene Smith, Lee Miller, David Douglas Duncan, Carl Mydans, Harry Benson e Loomis Dean, con la celebre immagine del clown Lou Jacobs con una giraffa, divenuta la prima delle tante copertine che LIFE gli dedicherà nella sua lunga carriera.

Moltissime di queste fotografie possono essere oggi ammirate nella sezione LIFE Photo Collection che Google Arts & Culture ha dedicato alla rivista.  Ecco il link: http://artsandculture.google.com

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