4 Ottobre 2019 di Redazione Redazione

Nell’estate del 1969 Gabriele Basilico, ancora studente, fece un viaggio a Glasgow, in Scozia, dove scattò un rullino di tutte le immagini e le sfaccettature sociali che lo colpirono. Una volta rientrato a Milano, Basilico stampò le foto e le mostrò a Lanfranco Colombo, che decise di allestirgli una mostra nella sua galleria milanese Il Diaframma. Fu la prima mostra di Basilico. Queste foto mostrano uno stile attento all’attimo e al movimento, diverso da quello che lo farà conoscere in tutto il mondo come uno tra i più autorevoli interpreti della fotografia italiana del Novecento. Il libro Glasgow 1969, edito da Humboldt Books, completa la trilogia Basilico prima di Basilico, dopo Iran 1970 e Marocco 1971, ed è accompagnato dai testi di Umberto Fiori, Pippo Ciorra e di Giovanna Calvenzi, che lo accompagnava nell’estate del 1969: «È un tardo pomeriggio dell’estate 1969. Siamo nella periferia di Glasgow e Gabriele Basilico imbraccia una Nikon F scattando un solo rullino. È in uno stato di grazia, ma nessuno può ancora sapere che quel rullino costituisce l’atto di nascita di Basilico come fotografo».
 

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