21 Marzo 2019 di Vanessa Avatar

L’uso della luce naturale e l’assenza di fotoritocco sono le caratteristiche che rendono riconoscibili all’istante le immagini realizzate dal fotografo svizzero Hans Feuer. Dopo aver fatto studi artistici, lavora a Londra come grafico, illustratore e direttore artistico per diverse agenzie di pubblicità. Nel 1966 lascia il proprio lavoro e acquista una Land Rover per recarsi nell’Africa del Sud. Tornato a Londra affitta uno studio e inizia a lavorare come fotografo. In meno di un anno riesce ad affermarsi sul mercato e, nel 1974, viene chiamato a realizzare il calendario Pirelli. Collabora con le maggiori riviste di moda del mondo, da Elle a Vogue, da Numéro all’ultimo numero monografico di Antidote, interamente a lui dedicato. Nelle sue fotografie Feurer ha sempre mostrato una grande originalità, sempre unita a un grandissimo controllo sotto il profilo tecnico e a uno sguardo attento e acuto che lo ha spinto a indagare e sottolineare la natura in tutte le sue forme, con una particolare attenzione all’Africa e al fascino femminile.
Sul fotografo anche il volume Hans Feurer, edito da Damiani, in cui viene ripercorsa la carriera dell’autore a partire dagli anni Settanta per arrivare fino al Duemila.

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