Ingar Krauss è il fotografo autodidatta che nel 2004 vinse inaspettatamente il Leica Prix. La profondità delle nature morte e l’intensità dei ritratti di adolescenti dei Paesi dell’ex blocco sovietico colpiscono ancora oggi come allora. Un crescendo di mostre e di progetti lo rende uno dei fotografi più ammirati al mondo. Quali sono gli elementi distintivi di questo artista? Forse la sua capacità di vedere e rappresentare l’essenza della realtà al di là del tempo e dello spazio. Anche gli oggetti più comuni finiscono con il sembrare vere e proprie Stonehenge di e con la luce. Conosciuto dai collezionisti internazionali soprattutto per i suoi sorprendenti ritratti, lo scopriamo qui in una veste inedita grazie a una mostra allo spazio Gaggenau da poco conclusa.
La dialettica tra luci e ombre

Le basi della ricerca artistica

Analizzando i diversi cicli di opere di Ingar Krauss si comprende come sia un artista al di là del proprio tempo e impossibile da incasellare. Forse è proprio tale indipendenza a renderlo così profondamente contemporaneo. La sua arte risulta universale a livello formale e contenutistico.
di Sabino Maria Frassà
Ingar Krauss
