Ricordi, esperienze, sensazioni diverse da quelle puramente visive sono aspetti fondamentali della fotografia di viaggio.

9 Settembre 2022 di Redazione Redazione

Nell’ultimo appuntamento dedicato alla fotografia di viaggio, andiamo in cerca di un po’ di avventura. I ricordi e le esperienze di viaggio, infatti, sono sempre tra i più preziosi che potremo mai accumulare: facciamo in modo di documentarli al meglio!

Fotografia di viaggio #5

17 – Ricordiamo il viaggio

Viaggiare è più che andare in una serie di posti: è anche il processo stesso di raggiungere quei particolari luoghi e, in alcuni casi, il modo di muoversi al loro interno. Treni, taxi o risciò possono così essere una parte significativa dell’esperienza di un viaggio.

Teniamo la fotocamera a portata di mano durante gli spostamenti e concentriamoci su cosa significhi trovarsi su quello specifico mezzo di trasporto. Pensiamo a cosa vorremo raccontare del viaggio una volta tornati a casa e impegniamoci per catturare quella storia nelle nostre immagini.

18 – Proviamo tutto

Il primo e più efficace modo di garantirci di fotografare bene un’esperienza di viaggio è fare davvero un’esperienza! Chiunque guarda le immagini di un fotografo, infatti, potrà sentire un’eco delle emozioni che lui ha provato mentre le scattava. Se era annoiato o poco interessato, trasparirà nelle immagini. Se era emozionato, entusiasta o spaventato, l’osservatore lo sentirà.

Dovremmo, quindi, diventare collezionisti di esperienze per metterci nella posizione di poterle fotografare in un modo che tocchi le emozioni degli osservatori. Attraverso le immagini, possiamo portare le persone nella nostra stessa posizione. Avviciniamoci ai soggetti, proviamo tutto quello che il momento può offrirci e riusciremo a suscitare una risposta nel pubblico.

19 – Accettiamo i lati negativi

In un’esperienza di viaggio, non tutto è positivo. A seconda della nostra destinazione, possiamo incontrare miseria e condizioni di vita difficili. Il dolore è parte della scoperta di una realtà diversa e dovremmo accettarlo nella nostra fotografia. Non si tratta solo di ritratti in stile documentario dei meno fortunati (che sono comunque immagini molto importanti), ma di riassumere l’interezza e l’essenza di un viaggio e della vita in molti luoghi del mondo. Per esempio con immagini di sovraffollamento, tempeste di sabbia o piogge monsoniche. 

La fotografia è comunicazione e dovremmo pensare alla fotografia di viaggio come al racconto di un percorso, più che a una serie di belle immagini scollegate. È bene, quindi, stilare una lista mentale delle cose “notevoli” nel vero senso della parola: le cose che faremmo notare a un compagno di viaggio o racconteremmo a un amico al ritorno.

Queste sono le cose importanti della nostra personale esperienza e queste sono le cose che dovremmo cercare di catturare non solo nei ricordi, ma anche nelle immagini.

20 – Fotografia di viaggio: pensiamo con tutti i sensi

Se pensiamo di tornare a casa con solo una raccolta di panorami, tanto vale che comperiamo un po’ di cartoline. Invece, il viaggio è spesso un assalto ai nostri sensi. Cibi e sapori nuovi sono tra le cose più semplici da provare. In molte parti del mondo, possiamo trovarli semplicemente per strada: banchetti di alimentari e chioschi di cibo da strada sono dappertutto e possono essere soggetti straordinari.

Cerchiamo di mostrare anche il contesto, attraverso l’inclusione dello sfondo e del senso del luogo oppure di persone che cucinano o mangiano.

Cerchiamo sempre di realizzare immagini in grado di alludere anche a esperienze sensoriali diverse da quella puramente visiva. “Mostriamo” il profumo inebriante dei fiori tropicali o delle spezie, il vento sulla pelle, il sole che scotta, la cacofonia dei clacson. Per riuscirci, inseriamo persone che reagiscono a questi stimoli: è un modo efficace di dare l’impressione di come possa essere trovarsi sul posto

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