Nel nostro breve corso di fotografia oggi parliamo di lunghezza focale. La scelta dell’obiettivo, infatti, ha un impatto decisivo sulla composizione.
Lunghezza focale
Ottiche grandangolari

Le focali più corte riescono a includere una porzione più ampia di scena nell’inquadratura. L’angolo di campo di un obiettivo è infatti determinato dalla lunghezza focale. I grandangoli hanno focali intorno a 24 mm o meno e permettono di ottenere ampie vedute, quindi sono ideali per i paesaggi o le architetture.
Allo stesso tempo, esagerano la prospettiva e creano distorsioni quando vengono usati molto vicino a un soggetto, quindi non sono indicati per i ritratti in primo piano perché donano davvero poco ai lineamenti (naturalmente, questo discorso non vale quando ricerchiamo effetti particolari per una deliberata scelta estetica).
Ottiche tele

I teleobiettivi, contraddistinti da focali superiori agli 85 mm, producono un angolo di campo ristretto e così permettono di stringere su dettagli distanti o concentrare l’attenzione su piccole porzioni della scena.
Inoltre, i tele hanno profondità di campo molto limitata e rendono più semplice sfocare lo sfondo con un diaframma aperto. Questo effetto li rende molto indicati per i ritratti: non facciamo l’errore di considerarli appannaggio esclusivo di fotografi sportivi e naturalistici.
Fisso o zoom?
Gli obiettivi si dividono in zoom e fissi. I primi offrono in un unico corpo una gamma di lunghezze focali, per esempio 18-55 mm o 70-200 mm. I secondi offrono una singola focale fissa, come 50 mm o 85 mm (un classico della fotografia ritrattistica).
Gli obiettivi fissi peccano in versatilità, ma compensano con massime aperture di diaframma più luminose e maggiore nitidezza. I diaframmi ampi permettono di scattare con meno luce e producono una profondità di campo minima, creando quella piacevole sfocatura dello sfondo conosciuta come bokeh.
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