La scelta della lunghezza focale incide sul risultato finale dei tuoi scatti: ecco tutto quello che devi sapere.

14 Settembre 2022 di Redazione Redazione

La scelta di obiettivo e lunghezza focale determina il tipo di immagini che possiamo realizzare e l’impatto che queste avranno quando qualcuno le guarderà a schermo o in stampa.

Un dato importante

La lunghezza focale che scegliamo nel momento in cui inquadriamo è importante quanto la composizione e le impostazioni tecniche dell’esposizione.

Probabilmente sappiamo già che le focali più lunghe fanno apparire gli oggetti lontani più vicini e più grandi nell’immagine. Mentre quelle più corte permettono di includere porzioni più ampie di scena nell’immagine, ma fanno anche apparire i soggetti più distanti e piccoli.

La lunghezza focale di solito è misurata in millimetri, ma il dato non corrisponde alla lunghezza fisica dell’obiettivo, bensì alla misura della distanza dal piano del sensore (il “piano focale”, indicato sul corpo macchina da un pallino con una linea in mezzo) al centro ottico dell’obiettivo stesso – il punto in cui l’asse ottico incontra la lente e attraverso cui il raggio luminoso non subisce alcuna deviazione.

Lunghezza focale e angolo di campo

La lunghezza focale governa anche l’angolo di campo, il campo visivo che possiamo vedere nel mirino o sullo schermo LCD (e che corrisponde alla quantità di scena che cattureremo in fotografia).

Più la focale è lunga, per esempio 300 mm, più l’angolo di campo è stretto e maggiore è l’ingrandimento dei soggetti nella scena. Più la focale è corta, per esempio 14 mm, più l’angolo di campo è ampio, l’ingrandimento è minimo e i soggetti appaiono più piccoli e più lontani.

Effetti diversi

Le lunghezze focali comprese tra 35 mm e 60 mm  sono dette “standard” (o “normali”) perché approssimano l’angolo di campo della visione umana e mostrano distorsione minima. Le scene appaiono più o meno come le vediamo a occhio nudo.

Le lunghezze grandangolari si collocano tra 14 mm e 30 mm e sono ideali per scattare in ambienti e spazi ristretti o per mostrare tutta la spettacolarità di una grande veduta e del cielo.

lunghezza focale

Le focali tele vanno da 70 mm fino a 300 mm e sono ottime per ritratti, close-up e fotografia naturalistica. Permettono di realizzare tagli ristretti di un ritratto, come un primo piano di una persona, o di lavorare a distanza tale dal soggetto da non influenzarlo. 

Le focali super-tele partono da 300 mm e arrivano a 800 mm e sono in genere usate per fotografia naturalistica e sportiva. 

Profondità di campo e prospettiva

La lunghezza focale cambia anche la prospettiva e di conseguenza l’impatto creativo dell’immagine. Riprendere con un grandangolo soggetti vicini fa sembrare molto più grandi gli elementi di primo piano, mentre usare un teleobiettivo, a distanza maggiore, fa sembrare più vicini tra di loro oggetti in realtà lontani

Infine, non bisogna dimenticare che la lunghezza focale influenza anche la profondità di campo, che possiamo usare per rendere tutto nitido dal primo piano allo sfondo oppure per isolare un singolo oggetto nitido contro uno sfondo sfocato.

In conclusione, la scelta di obiettivo e lunghezza focale determina la dimensione del soggetto nell’inquadratura, la prospettiva del soggetto rispetto allo sfondo e la quantità di scena che è possibile rendere nitida.

C'è 1 commento

  • Focale e prospettiva: precisiamo, per non ingenerare convinzioni errate, che non è la focale dell’ottica a determinare l’effetto prospettico, ma le distanze relative a cui l’ottica ci costringe. Se da due foto della medesima scena, riprese dalla stessa distanza, una con un grandangolo e una con un tele, ritagliamo la stessa porzione di spazio, la prospettiva è identica.

Lascia un commento

qui