Sperimenta con la fotografia a infrarossi, o fotografia IR, per catturare immagini impossibili da realizzare “a occhio nudo”.

4 Gennaio 2022 di Redazione Redazione

La fotografia a infrarossi, o fotografia IR, cattura le lunghezze d’onda infrarosse riflesse da un soggetto, escludendo la luce visibile. È possibile produrre immagini in monocromia (il colore è accessibile solo con la conversione allo spettro completo).

I risultati sono ottimi con i paesaggi, perché l’infrarosso penetra nebbia e foschia, ma molto buoni anche con ritratti, piante e architetture. I cieli piatti diventano molto scuri, con spumose nuvolette bianche. La pelle umana sembra alabastro, quasi priva di rughe o macchie. Le foglie verdi appaiono chiarissime o bianche.

fotografia a infrarossi

I filtri IR

Con una fotocamera convertita a spettro completo, dobbiamo montare sull’obiettivo un filtro che trasmetta solo i raggi IR. Possiamo acquistarne set economici su eBay, con filtri per 720, 760, 850 e 950 nm. Il filtro 720 nm funziona bene per la maggior parte degli usi.

Esposizione e post-produzione

Avremo bisogno di sperimentare con l’esposizione, perché l’esposimetro della fotocamera non funziona con la luce IR. È molto probabile che dovremo ricorrere a esposizioni lunghe, intorno a 1/15 di secondo con diaframma f/11 e ISO 400 per un paesaggio medio.

Cerchiamo di tenere gli ISO ragionevolmente bassi, per ridurre il rumore e non perdere qualità di immagine.

Appena uscite dalla fotocamera, le immagini avranno una dominante magenta o viola, quindi dovremo convertirle in bianco e nero in Photoshop o in un altro software di post-produzione, come Nik Silver FX.

Fotografia a infrarossi a colori

In epoca pre-digitale, le pellicole infrarosse a colori producevano immagini molto particolari, usate per le copertine dei dischi o per i poster. La copertina, molto anni ‘70, dell’album Hot Rats di Frank Zappa, per esempio, è stata realizzata con pellicola IR a colori.

Se montiamo un filtro colorato, per esempio giallo carico, arancione o rosso, il sensore viene raggiunto sia dalla luce infrarossa, sia da alcune lunghezze d’onda rosse o arancioni. Per correggere gli strani colori delle immagini, i fotografi specializzati sono soliti “invertire i canali”, scambiando in pratica i colori, in modo che i cieli azzurri tornino azzurri.

Per farlo, dobbiamo lavorare sui canali di Photoshop: possiamo scaricare azioni gratuite da aziende come Kolari Vision (www.kolarivision.com).

Se ti interessa sperimentare con la fotografia a ultravioletti, la luce polarizzata e il time-lapse, sul n. 109 di NPhotography scopri come usare la tua Nikon per catturare immagini impossibili da realizzare “a occhio nudo”. In edicola o a questo link

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