Vediamo insieme quali sono i più frequenti problemi con le ottiche grandangolari e tele che possiamo riscontrare sul campo. E come affrontarli.
I problemi con le ottiche grandangolari
Composizione: attenzione ai bordi!
È facile che rami, pali della luce o altri ospiti indesiderati si insinuino ai margini di un’inquadratura grandangolare. Prima di scattare, facciamo sempre scorrere lo sguardo lungo i bordi dell’immagine nel mirino o a schermo e, se necessario, zoomiamo leggermente per ampliare il quadro e vedere più facilmente gli intrusi.

Filtri: occhio alla vignettatura!
Alcuni obiettivi ultra-grandangolari coprono un angolo di campo talmente vasto che riescono persino a includere i bordi dei filtri montati! Abbiamo diverse opzioni. Possiamo usare filtri dal profilo più sottile, rimuovere il filtro stesso, stringere leggermente (se abbiamo montato uno zoom) o clonare via gli angoli scuri via software in post-produzione.

Gestiamo riflessi ed effetto fantasma
I paraluce dei grandangoli non sono efficaci quanto quelli dei tele: d’altra parte non possono essere molto profondi, per non finire dentro l’inquadratura, e quindi le loro performance sono spesso modeste. Per prevenire il riverbero, diventa più importante assicurarci che la lente frontale sia maniacalmente pulita e può essere utile farle ombra con la mano, per proteggerla dalla luce indiretta, sempre con molta attenzione a non essere inquadrati.

E con i teleobiettivi
Profondità di campo limitata
Appena ci avviciniamo al soggetto sfruttando una lunga focale, la profondità di scatto diventa sottilissima, soprattutto a diaframma aperto. Può dare molto risalto al soggetto, ma evidenzia ogni minimo errore di messa a fuoco! La soluzione è selezionare un singolo punto AF e farlo coincidere con il dettaglio più importante.

Mosso allo scatto e stabilizzatore
I teleobiettivi tendono a essere grossi e ingombranti, difficili da tenere stabili a mano libera, e hanno un angolo di campo così limitato da ingrandire ed evidenziare ogni vibrazione. La stabilizzazione aiuta, ma può essere necessario anche alzare il livello ISO o aprire il diaframma per accedere a un tempo di posa più veloce. In alternativa, c’è sempre il treppiede…

Foschia, nebbia e previsioni meteo
Quando fa caldo, le lunghe focali amplificano l’effetto della foschia e del vapore in sospensione, che possono influenzare la prestazione dell’autofocus e portare a immagini morbide e poco definite. Possiamo ripristinare il contrasto con un filtro digitale per la rimozione della foschia (molto efficace quello di Camera Raw / Lightroom), mentre non è possibile recuperare nitidezza. Se possibile, è meglio catturare il soggetto da più vicino.

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