Scopriamo come gestire il flusso di lavoro digitale, dallo scatto alla stampa, passando per la post-produzione.

8 Aprile 2022 di Redazione Redazione

Dopo aver parlato di esposizione, composizione e lunghezza focale, vediamo come gestire il flusso di lavoro digitale.

Il flusso di lavoro digitale in 12 passi

1 – Scattiamo in RAW

Per ricavare il meglio dalla macchina e avere più di una rete di sicurezza per l’esposizione, impostiamo la fotocamera in modalità di scatto in RAW, o RAW e JPEG contemporaneamente.

2 – Scarichiamo sul computer

Procuriamoci un lettore di schede, per maggior comodità quando scarichiamo le schede. Alcuni software, come Lightroom, possono essere impostati in modo da riconoscere le schede e iniziare automaticamente il download.

3 – Back up

Gli hard disk dei computer sono delicati e possono rompersi in qualsiasi momento, quindi salviamo sempre le immagini su un hard disk esterno. È un piccolo investimento di tempo e denaro in cambio della serenità. Un giorno potrebbe salvarci tutte le foto.

4 – Apriamo Lightroom / Adobe Camera Raw

Abbiamo bisogno di un software che sviluppi i file RAW per migliorare le nostre immagini. Lightroom o Photoshop sono ideali, ma in alternativa possiamo usare il software di Canon DPP4.

5 – Il flusso di lavoro: classifichiamo la sessione

Qualche minuto passato a organizzare, a valutare e ad assegnare le parole-chiave alle nostre foto all’inizio del flusso di lavoro faciliterà la ricerca dopo. Con il tempo potremmo scattare migliaia di foto, quindi organizziamoci al meglio fin dall’inizio.

6 – Regoliamo l’esposizione

Scegliamo dalla sessione una foto sulla quale lavorare e apriamola nel software. Cominciamo a modificare l’esposizione per schiarire o scurire l’immagine.

7 – Sistemiamo il bilanciamento del bianco

flusso di lavoro

Regoliamo il bilanciamento del bianco per correggere le dominanti di colore. Uno dei vantaggi di scattare in RAW è che possiamo cambiare il bilanciamento del bianco in seguito, senza perdita di qualità dell’immagine.

8 – Aumentiamo Contrasto e Chiarezza

I file RAW hanno normalmente un aspetto piuttosto piatto, poiché i costruttori danno per scontato l’intervento di post-produzione. Un aumento del contrasto e della chiarezza dà alla foto un maggiore impatto.

9 – Bianco e nero o colore?

flusso di lavoro

Proviamo a fare una conversione in bianco e nero, se pensiamo che togliere il colore possa giovare all’immagine. Se decidiamo per il colore, regoliamo saturazione e vividezza per rinforzare i toni deboli.

10 – Il flusso di lavoro: correzione dell’obiettivo

Se necessario, prendiamo in considerazione gli strumenti di correzione dell’ottica per sistemare problemi come la distorsione a barilotto nelle riprese con il grandangolo, l’aberrazione cromatica, frange colorate lungo i bordi ad alto contrasto.

11 – Salviamo con nome

Il processo RAW è per sua natura non-distruttivo, perché l’immagine originale è sempre conservata. Per applicare quindi qualsiasi cambiamento, salviamo la foto in formato differente come il JPEG o il TIFF.

12 – Libri, stampe e social media

Troppe immagini finiscono dimenticate negli hard disk dopo essere state lavorate. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro lavoro e presentarlo al mondo stampandolo, realizzando libri fotografici o condividendo le foto preferite sui social media o sui siti web.

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