Sfidiamo le regole e diamo libero sfogo alla creatività per dar vita a immagini macro naturalistiche diverse dal solito!

29 Aprile 2022 di Redazione Redazione

Dopo aver immortalato insetti e fiori in giardino, e avendo perfezionato messa a fuoco, illuminazione e profondità di campo, è il momento di dar vita a macro naturalistiche super creative! Sfidando le regole…

Macro naturalistiche diverse dal solito!

Negli scatti ravvicinati, possiamo astrarre l’aspetto dei soggetti più piccoli catturando colori, dettagli e texture in modi originali. Possiamo utilizzare l’ingrandimento per “camuffare” la realtà: bastano una lente close-up o un obiettivo macro e un tocco creativo.

Ad esempio, una piuma, la corteccia di un albero o le venature di una foglia sono soggetti perfetti e spesso nemmeno troppo impegnativi dal punto di vista puramente tecnico. L’abilità sta nell’intercettare il potenziale dell’immagine.

Riempire l’inquadratura con il soggetto è un modo efficace per mascherarne le dimensioni e il contesto, enfatizzando comunque il colore e le forme. La cosa importante è essere selettivi su cosa esattamente includere ed escludere dal frame. Spesso meno è meglio!

Astratti

Le cose ordinarie possono apparire straordinarie se immortalate in modi inconsueti. Ad esempio, l’acqua ghiacciata, con le bolle d’aria intrappolate e le crepe sulla superficie, è ricca di motivi affascinanti quando fotografata da vicino. Posizioniamo la fotocamera in alto, perpendicolarmente. In questo modo, massimizzeremo la profondità di campo e tutti i dettagli saranno a fuoco in tutto il frame.

macro naturalistiche
Foto di Ross Hoddinott

La composizione è spesso la chiave della creatività. Non dobbiamo avere timore di essere audaci o non convenzionali con l’inquadratura. Ad esempio, usiamo lo “spazio negativo” con audacia. I fotografi macro non devono necessariamente riempire tutta l’inquadratura con il soggetto.

A volte, includere un po’ di spazio libero intorno a esso si rivelerà più efficace. Facendo un passo indietro o utilizzando una lunghezza focale più corta, il soggetto verrà registrato più piccolo, creando un maggiore senso delle proporzioni.

Sebbene la limitata profondità di campo associata alla fotografia ravvicinata possa essere impegnativa dal punto di vista tecnico, può rivelarsi anche uno strumento creativo unico. Puntiamo su un singolo punto di messa a fuoco nitido, mentre tutto il resto si trasformerà in un elegante sfocato. Ad esempio, concentriamoci sulla punta di una foglia, sull’occhio di un insetto o su un petalo con il diaframma spalancato. In questo modo, lo sguardo dell’osservatore verrà indirizzato dritto dritto verso questi punti di interesse.

Movimenti intenzionali

Un’ultima idea. Prendiamo in considerazione l’utilizzo della tecnica ICM (Intentional Camera Movement) o delle esposizioni multiple per aggiungere mistero ai nostri close-up

Proviamo a imitare l’“effetto Orton” scattando un’immagine nitidamente a fuoco seguita da un’altra in cui il soggetto appare sfocato. Nella modalità di esposizione multipla, la nostra macchina fotografica fonderà questi scatti in-camera per generare una singola immagine, creando un “bagliore” sognante e sfocato attorno al soggetto, che ben si adatta ai close-up dei fiori.

Prepariamoci a giocare e sperimentare: i risultati possono essere fantastici!

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