Chi ama la fotografia dovrebbe almeno una volta nella vita cimentarsi con la stampa delle fotografie in camera oscura. L’attrezzatura indispensabile è minima e l’unica spesa di un certo valore riguarda l’ingranditore, che però si può trovare usato su Internet.
Poi basta procurarsi un ripostiglio, della carta da stampa, gli acidi per sviluppo, arresto e fissaggio, tre bacinelle, delle pinzette, un timer, un focometro (per mettere a fuoco il negativo sulla carta) e una luce rossa. E si può cominciare a vivere un’esperienza bellissima!
Nel frattempo, abbiamo visitato un laboratorio specializzato per vedere come funzionano le cose. In questo caso si è realizzata una stampa in bianco e nero.
Dentro la camera oscura
1 – La luce rossa
Dopo aver acceso la luce di sicurezza rossa, inseriamo lo spezzone di pellicola o il singolo fotogramma nel portanegativi dell’ingranditore.
2 – L’ingranditore
Collochiamo il foglio di carta sensibile sul piano dell’ingranditore, regoliamo il diaframma e controlliamo la messa a fuoco con un focometro.
3 – Schermiamo…
Una volta avviata l’esposizione, possiamo mascherare la luce che arriva dal proiettore sulle zone più chiare dell’inquadratura, anche usando le mani.
4 – … E bruciamo
Può essere anche necessario fare delle bruciature prolungando il tempo di esposizione nelle zone scure. In Photoshop l’effetto si ottiene proprio con i tool Scherma e Brucia.
5 – Il rivelatore
Impostato il timer, esponiamo la carta nella bacinella di sviluppo, che va mossa affinché il rivelatore agisca con più efficacia. Continuiamo a lavorare in luce rossa.

6 – Camera oscura: attenzione agli acidi
Una volta sviluppato, mettiamo il foglio di carta nella bacinella del bagno di arresto, fatto di una soluzione di acido acetico.
7 – Scuotiamo la bacinella
Anche nel bagno di arresto, è utile muovere la bacinella per rinnovare continuamente l’azione dell’acido sulla carta. Procediamo con attenzione.
8 – Il fissaggio
L’ultimo passaggio è quello nella vaschetta del fissaggio, che renderà duratura l’azione degli agenti chimici e fisserà in modo permanente la foto.
9 – Et voilà!
Fissata sulla carta l’immagine, il processo di stampa è completato: adesso è possibile accendere la luce per esaminare il risultato del lavoro!
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