Dopo aver visto quali sono le principali modalità di scatto semiautomatiche, scopriamo oggi come scattare in manuale, modalità che ci permette un controllo totale sull’immagine.
Scattare in manuale
Passando alla modalità Manuale (M), impostiamo da noi il diaframma, il tempo di posa e gli ISO per controllare l’esposizione a nostro piacimento. È inoltre possibile utilizzare l’indicatore del livello di esposizione sullo schermo o nel mirino per ottenere un risultato “standard”.
Alcuni esempi
In manuale per gli scatti in studio
«Quando si fotografano persone utilizzando Speedlite o luci da studio, è necessario scattare in modalità manuale per poter regolare l’esposizione in base al flash», spiega Andrea Rota Nodari, editor di Photo Professional. «Fissando tutti e tre gli elementi dell’esposizione (apertura, velocità dell’otturatore e ISO) in modalità manuale, possiamo bilanciare l’intensità del lampo per ottenere esposizioni perfette a seconda del soggetto inquadrato».
«Per questo ritratto, ho scattato a f/9 per avere tutto il soggetto a fuoco, con un tempo di 1/200 di secondo per sincronizzarmi con gli Speedlite e ISO 100 per avere la massima qualità possibile. Un grosso softbox sul flash principale e un ombrello bianco su quello secondario mi hanno permesso di ottenere ombre morbide e omogenee».
Controlliamo la luminosità
«Invece di scattare in modalità Av, che può indurre a sottoesporre se ci sono finestre luminose sullo sfondo, usiamo la modalità Manuale per esporre in base al soggetto», suggerisce Peter Travers, redattore del magazine PhotoPlus.
«Impostiamo un obiettivo luminoso su un’apertura ampia, come f/2.8, per ridurre la profondità di campo e sfocare gli elementi in primo piano e sullo sfondo, quindi impostiamo il tempo di posa a seconda della luminosità che desideriamo mostrino i nostri soggetti».
«Si può optare per un tempo più rapido (ad esempio 1/160 di secondo) o per un valore più lento (ad esempio 1/40 di secondo) per rendere più luminosi i toni della pelle. In manuale, impariamo a regolare la compensazione di circa + o – 1 stop per schiarire o scurire al volo le immagini, qualora necessario».
Tempi super lenti per lo sport
«Nelle gare di endurance, che durano tantissimo, ho molte opportunità di fotografare le auto che mi passano davanti centinaia di volte. A volte posso scattare con tempi lenti perché non ho bisogno di catturare foto nitide a ogni giro, quindi ho più probabilità di catturare un’immagine interessante».
«Per la foto in alto, ho realizzato un panning impostando una velocità dell’otturatore di 1/6 di secondo soltanto. Per aumentare il dinamismo dello scatto, mi sono posizionato in un punto in cui altre auto passavano tra me e il mio soggetto. Il tempo lungo mi ha permesso di mantenere nitida l’auto protagonista della foto, mentre le altre creavano scie di movimento che contribuiscono a dare il senso della velocità al risultato», spiega Drew Gibson, pro Canon di sport motoristici.