Il metodo Brenizer ci permette di sfocare lo sfondo senza ricorrere a costosissime ottiche. E di realizzare, così, ritratti di forte impatto.
a cura di Sergio Derosas
Il metodo Brenizer: uniamo gli scatti
Una volta scattate le fotografie (come abbiamo visto qui), si può procedere alla loro unione. L’operazione può essere effettuata sia con Photoshop sia con Lightroom Classic. Qui abbiamo usato Photoshop che permette qualche intervento più avanzato al momento dell’unione del file e dei successivi piccoli ritocchi.
Si potrebbe effettuare l’unione delle foto direttamente con Lightroom Classic cliccando sul menu Foto > Unione Foto > Panorama dopo aver selezionato il gruppo di immagini da unire nel modulo Libreria o in Sviluppo.
In Photoshop
Clicchiamo su File > Automatizza > Photomerge. Si aprirà la finestra dello strumento Photomerge (qui sotto).
Facciamo clic su Sfoglia e selezioniamo tutte le foto che vogliamo “fondere” in un’unica immagine.
Premiamo Apri per accedere alla schermata successiva, che presenta varie opzioni. Per questo progetto abbiamo scelto il Layout Automatico e messo il segno di spunta su tutte le funzioni di fusione. Non è detto però che altri tipi di immagine richiedano queste stesse impostazioni. Consigliamo di sperimentare le varie combinazioni per trovare quella più adatta ai vari casi. Ad esempio, a volte può rivelarsi utile rimuovere la spunta da Rimozione vignettatura per non generare immagini non corrette dal punto di vista tonale.
Gli ultimi ritocchi
Naturalmente ogni singola porzione del risultato avrà le dimensioni della rispettiva foto di partenza. Si può facilmente immaginare che, una volta uniti i file, l’immagine finale avrà dimensioni enormi.
Una volta dato l’avvio all’unione delle immagini, non ci resta che aspettare che Photoshop faccia il resto. Potrebbero servire pochi secondi così come qualche minuto – dipende dalla potenza del computer e dalla risoluzione degli scatti di partenza. Concluso il rendering, l’immagine si presenterà all’incirca come quella che vediamo qui a sotto.
Normalmente è preferibile applicare una leggera post-produzione prima dell’unione vera e propria, e poi in un secondo momento procedere con un ulteriore editing definitivo. Tra le altre cose, bisogna ripulire la foto da tutti gli elementi che, dopo l’unione, non coincidono oppure eliminare le parti che sono in eccesso (con operazioni di crop).
Attenzione ai falsi allineamenti: spesso possono generarsi dei punti in cui le immagini non vanno a unirsi alla perfezione e sono sfasate. In questo caso si deve agire manualmente correggendo con Timbro clone, Toppa e così via. Ed ecco il risultato finale.