Benché si chiami “natura morta”, possiamo aggiungere movimento ai nostri scatti per dar vita a still life creativi.

11 Gennaio 2023 di Redazione Redazione

Ecco all’ultimo appuntamento della nostra rubrica dedicata agli still life creativi. Oggi parliamo di immagini in movimento…

Still life creativi: #5 Immagini in movimento

Solo perché è chiamata “natura morta”, ciò non significa che lo still life debba mancare del senso del movimento. Possiamo aggiungere elementi che introducano dinamismo nell’immagine – un interessante passo in avanti rispetto al genere “classico”. Catturare il movimento restituisce l’impressione che il tempo si sia fermato mentre qualcosa, in quel preciso momento, stava accadendo.

Ad esempio, è impossibile vedere il vento, tuttavia possiamo ricreare la sensazione che stia soffiando aggiungendo oggetti che fluttuino – come i petali di un fiore nell’aria o la fiamma di una candela ondeggiante. Allo stesso modo, gocce d’acqua accendono immediatamente l’idea che stia piovendo.

Un aiuto da un amico

Ci sono molti modi per aggiungere movimento nei nostri still life: già allo scatto oppure nella successiva fase di editing, via software. Spiega il fotografo Ashraful Arefin: «Se volete catturare il movimento in-camera, provate con l’autoscatto o un qualsiasi sistema di scatto remoto. Così facendo, però, potrebbe risultare difficile cogliere l’attimo giusto. Per questo, vi consiglio di farvi aiutare da un assistente che, ad esempio, lanci i petali nell’aria mentre voi vi occuperete esclusivamente delle raffiche di scatti con la modalità Continua».

Per congelare l’azione, impostiamo un tempo veloce come 1/1.600 di secondo o 1/2.000. In alternativa, potremo creare un effetto di motion-blur usando un tempo lungo. Sperimentiamo entrambe le tecniche, a seconda del soggetto e dell’emozione che vogliamo suggerire.

Movimento in post-produzione

Se invece vogliamo ottenere gli stessi effetti solo dopo lo scatto, assemblando gli elementi successivamente in Photoshop, scattiamo le immagini che ci servono assicurandoci che il punto di ripresa non cambi e neppure vari la luce.

Così facendo non saremo poi costretti a perdere tempo prezioso in post-produzione per bilanciare tutti gli elementi dell’immagine in modo che appaiano realistici insieme.

Uno dei vantaggi di comporre la scena con i programmi di grafica è la possibilità di assemblare gli elementi in maniera più accurata – allo scatto bisogna affidarsi un po’ alla dea bendata per intercettare la caduta degli oggetti in movimento. Possiamo anche introdurre l’effetto movimento digitalmente, ricreando il look che in-camera si ottiene con i tempi lunghi.

Aggiungere con Photoshop qualche elemento sullo sfondo e sfocandolo, contribuirà non di meno ad aggiungere profondità alla scena. Proviamo anche a sfocare direttamente gli elementi extra allo scatto: sarà più facile poi aggiungerli in post-produzione.

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