La temperatura colore in fotografia è strettamente legata al bilanciamento del bianco: ecco come funzionano.

30 Maggio 2023 di Redazione Redazione

Il concetto di temperatura colore è tra i più importanti in fotografia. Ha, infatti, conseguenze importanti sulla resa finale delle tue immagini ed è strettamente collegato a quello di bilanciamento del bianco. Vediamo che cos’è la temperatura colore e come controllarla.

Che cos’è la temperatura colore?

La temperatura colore è una proprietà fisica della luce. Ogni tipo di luce, infatti, ha la propria temperatura specifica. La luce naturale ha una temperatura che varia nei diversi momenti della giornata: per esempio, al tramonto e all’alba la luce del sole è più “calda” e assume tonalità tendenti al rosso-arancione. Anche la luce artificiale emette temperature diverse. Le lampadine al tungsteno sono più calde mentre i neon, per esempio, illuminano con una luce fredda che assume tonalità tendenti al bluastro.

La temperatura delle diverse sorgenti di luce è espressa in gradi Kelvin (K). I colori “freddi”, come blu e bianco, hanno valori alti, oltre i 7.000° K, mentre i colori “caldi”, come rossi e arancioni, sono intorno a 2.000° K.

temperatura colore
La scala Kelvin misura la temperatura colore delle diverse sorgenti di luce, da quelle più fredde e azzurre (temperatura più alta) a quelle più calde e rosse (temperatura più bassa).

Il bilanciamento del bianco

In che modo la temperatura colore influisce sui colori delle immagini? I nostri occhi si adattano ai cambiamenti: noi sappiamo che un oggetto bianco è bianco, anche quando lo vediamo all’ombra oppure a lume di candela. La fotocamera invece non lo sa.

Ecco che entra in gioco il bilanciamento del bianco che comunica alla fotocamera qual è la temperatura della luce, affinché essa possa riprodurre come bianchi gli oggetti bianchi, in qualsiasi condizione li riprenda.

Automatico o personalizzato

I controlli di bilanciamento del bianco comprendono una serie di impostazioni predefinite per i diversi tipi di luce, come luce diurna, ombra, fluorescenza. C’è anche un’impostazione automatica, la funzione AWB (da Auto White Balance), in cui la fotocamera sceglie la temperatura in base alla propria lettura della scena. In genere fa un buon lavoro, ma può essere tratta in inganno dai colori forti. Se inquadriamo un oggetto azzurro è possibile che la fotocamera cerchi di correggere e di scaldare quella che pensa essere una dominante fredda. 

Alcune fotocamere permettono di creare impostazioni personalizzate di bilanciamento. In genere è necessario fotografare un oggetto bianco sotto la stessa luce che illumina il soggetto e registrare l’immagine come lettura. Ci vuole un po’ più tempo rispetto alla semplice selezione di un’impostazione predefinita, ma i risultati sono più precisi, soprattutto in condizioni di luce mista.

A volte è possibile anche immettere un valore Kelvin (K). Se non lo conosciamo, possiamo attivare il Live View e usare l’anteprima come guida. È un trucco utile soprattutto quando usiamo filtri ND intensi, che possono introdurre dominanti difficili da correggere con un’impostazione automatica o predefinita.

Colori ed emozioni

Quando imposti un certo bilanciamento, dunque, stai correggendo una dominante innaturale, per restituire alla scena il suo aspetto “normale”. Puoi però anche rendere la scena deliberatamente più calda o più fredda, per modificare il mood dei tuoi scatti e, di conseguenza, le emozioni che questi suscitano nell’osservatore. Il colore, e la sua temperatura, influisce sull’atmosfera delle immagini.

Osserva i due scatti qui sotto.

temperatura colore bilanciamento del bianco

Nello scatto “caldo” a sinistra, con la donna che osserva il tramonto, la scena appare dolce e avvolgente. L’atmosfera è positiva ed energica. Basta però portare il bilanciamento del bianco verso il lato azzurro della scala delle temperature per cambiare la storia che viene raccontata.

Man mano che le fredde tonalità blu sostituiscono quelle dorate, la scena diventa più calma, la luce della sera si fa meno invitante e l’atmosfera parla di solitaria contemplazione.

C'è 1 commento

  • Il “bilanciamento del bianco” è forse il concetto più difficile da assimilare per un fotografo.
    Tanti Maestri in fotografia con cui mi sono confrontato hanno ammesso di regolarlo solo in post-produzione proprio per la difficoltà di capirlo fino in fondo e saperlo dominare.
    Io che, per natura, sono un gran testardo, ho imparato a gestirlo nelle “modalità pre-impostate” dalla fotocamera e spesso lo utilizzo per “imbrogliare” la stessa Reflex e dare degli effetti creativi ad un’immagine (come avete mostrato Voi sopra).
    Non mi sono ancora addentrato nella regolazione manuale ma sicuramente sarà la mia prossima sfida.

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