Una fotografia è per definizione la cattura di un istante che viene congelato e fissato per sempre. Eppure, grazie a una tecnica che riprende il time-lapse, è possibile fotografare il tempo che passa…
Il time-lapse fotografico
Abbiamo tutti visto le straordinarie sequenze in time-lapse tipiche dei documentari, con fiori che sbocciano, piante che crescono, nuvole che solcano il cielo o anche animali morti divorati dalle larve. Sono ovviamente immagini in movimento, in genere riprodotte a 25 fps.
In fotografia, possiamo produrre sequenze significative in forma di serie o di singole immagini composte da diverse inquadrature – dai semplici accostamenti “prima e dopo” a scatti realizzati con regolarità su un lungo arco di tempo.
Alcuni soggetti, purtroppo, sono difficili da prevedere. A volte capita di sedere davanti a un fiore in attesa che sbocci ma invano! Se possibile, facciamo un po’ di esercizio sui nostri soggetti, per imparare a conoscerli.
È essenziale che esposizione, illuminazione e distanza dalla fotocamera siano sempre le stesse per tutti gli scatti della sequenza (in interni, possiamo aiutarci con il flash). Le immagini possono essere presentate affiancate, sovrapposte una sull’altra, o ancora unite in un collage di Photoshop, come nell’esempio in alto del fiore di tarassaco.
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