Ecco come realizzare un ritratto dal fantastico impatto usando una combinazione di ultravioletti e pittura fluorescente per il corpo.
Ritratto in luce nera
La fotografia in luce nera (o luce di Wood) prevede la cattura del soggetto sotto luce ultravioletta. A occhio nudo, questo tipo di luce sembra molto debole, perché i raggi UV delle lampade sono al limite dello spettro del visibile e buona parte dell’emissione è semplicemente invisibile.
La luce UV però fa sì che il bianco e i colori fluorescenti producano a loro volta una luminosità percettibile, con riflessi dagli effetti incredibili, soprattutto in combinazione con il body-painting.
Per questa sessione abbiamo assunto una modella e una make-up artist, e noleggiato un paio di listelli LED UV. Attenzione, non è obbligatorio spendere una fortuna! Possiamo lavorare anche con un budget stringatissimo. Sia i colori per il corpo sia le lampadine UV si trovano a pochi euro. Una volta procurati questi “ingredienti”, bastano un soggetto disponibile, un pennello e un stanza buia.
Gestire la luce ridotta può essere difficile
La difficoltà principale di questo genere di immagini è gestire la luce ridotta. Entrano in gioco tutte le abituali tecniche specialistiche. Per costruire un’esposizione utilizzabile con livelli di luce così bassi può essere necessario alzare il livello ISO, aprire il diaframma o estendere il tempo di scatto e usare un treppiede (o tutte queste cose insieme).
Scopriamo quindi come procedere…
La tecnica del ritratto, passo passo
1 – Luce UV
Qui sono stati usati due listelli LED UV per illuminare il soggetto e “accendere” i colori delle vernici per il corpo. In questo caso, le luci sono state noleggiate da una ditta specializzata, ma online si trovano con facilità economiche lampadine ultraviolette.
2 – Body-painting
Anche i colori fluorescenti per il corpo sono reperibili online, con una velocissima ricerca per “UV Body Paint”. Oltre ai semplici tubetti di colore cosmetico, possiamo trovare anche mascara, smalti, lacche per capelli e molto altro.
3 – Treppiede
Le luci UV sono in genere a bassa emissione e può essere indispensabile allungare il tempo di scatto. Un treppiede o un monopiede possono aiutarci ad arrivare a 1/30 di secondo. Non allunghiamo oltre l’esposizione, per evitare sfocature di movimento sulla modella.
4 – Reflex
Una Canon con buone prestazioni in luce ridotta, come la EOS 5D Mark IV, ci permette di scattare con sicurezza anche ad alti ISO, indispensabili sotto luce UV. È sicuramente molto comodo anche un obiettivo con un’ampia massima apertura di diaframma.
5 – Soggetto statico
La sfocatura di movimento, che può diventare un problema, è causata dal mosso della fotocamera allo scatto o dal movimento del soggetto. Chiediamo a quest’ultimo di restare immobile durante l’esposizione e realizziamo sequenze di due o tre fotografie alla volta.
6 – Protezioni e coperture
Per evitare macchie, copriamo il pavimento e la zona destinata alla cosmetica con vecchi tappeti e strofinacci. Come in ogni sessione in cui il soggetto è parzialmente svestito, assicuriamoci che l’ambiente sia abbastanza caldo.
Set 1: Luce aggiuntiva
Proviamo a rinforzare le luci UV con altre lampadine o flash. Una singola luce spot sul fondale, qui, aggiunge profondità. In questo caso è stata usata la lampada modellante di un flash da studio, dotata di griglia a nido d’ape per restringere il fascio e coperta di gelatina arancione.
Stiamo attenti a che non sia troppo luminosa. Deve rimanere in equilibrio con la bassa potenza dell’UV per dare solo un alone caldo allo sfondo e staccare i contorni di corpo e viso.
Kit: lampada con griglia a nido d’ape e gelatina arancione
Esposizione: 1/125 di secondo, f/2.8, ISO 1.250
Ritratto in luce nera, set 2: Quadri bokeh
Perché non sperimentare anche con la sfocatura dello sfondo? Proviamo a dipingere un cartoncino nero con i colori avanzati e poi ruotiamolo, con un movimento costante e circolare, alle spalle del soggetto.
Con un tempo lento, come 1/30 di secondo, possiamo sfocare il movimento dello sfondo mentre il soggetto (che deve rimanere il più immobile possibile) resta nitido. Proviamo anche a sfruttare punti di vista insoliti e sfocare parti del corpo. Nell’immagine qui sotto, la modella è sdraiata sulla schiena e il fuoco è sulle ciglia, mentre il resto del corpo scivola nella morbidezza.
Kit: colori e cartoncino nero
Esposizione: 1/30 di secondo, f/4.5, ISO 400
Molte belle ma non è pericoloso puntare luce Uv verso una persona, in particolare verso gli occhi?
Grazie
Buongiorno Matteo! Il suo dubbio è lecito: diciamo che essendo lampade a bassa emissione non si rischia molto, ma è sempre meglio non farle guardare direttamente al/alla modello/a.