28 Aprile 2020 di Redazione Redazione
Dopo aver studiato fotografia a Zurigo con Hans Finsler presso la Scuola di Arti Applicate, Bischof si dedica alla fotografia di moda e pubblicitaria ma lo scoppio della Seconda guerra mondiale lo porta a interessarsi alla documentazione dei fatti storici in corso. In particolare, sono le figure umane a divenire il filo conduttore della sua opera fotografica, volta alla rappresentazione dell’evento non come momento sensazionale ma come fenomeno che incide profondamente sulle vite delle popolazioni. All’indomani del conflitto, il fotografo realizza diversi reportage in Europa, in India, in Corea e negli Stati Uniti, testimoniando la capacità dell’autore di immergersi nella realtà locale e di restituirla attraverso immagini di forte impatto. Il riconoscimento internazionale arriva nel 1945 grazie al reportage dedicato al Vecchio Continente devastato dalla guerra: da quel momento, Bischof inizia a collaborare con importanti riviste quali LIFE, Fortune, Paris Match ed Epoca. Nel 1949 l’agenzia Magnum lo invita a far parte del suo organico.

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