29 Aprile 2020 di Redazione Redazione

Che l’ emergenza e le difficoltà siano un nuovo punto di partenza in virtù della forza di comunicazione e dell’importanza sociale delle immagini!

IL FOTOGRAFO prosegue nella sua iniziativa incontrando – virtualmente, certo –  le aziende del nostro mondo, il mondo della fotografia e della tecnologia. Nelle nostre videochiamate, chiediamo loro come stanno affrontando questo momento,  ma soprattutto di condividere con noi cosa loro hanno messo in campo per motivare noi fotografi e/o appassionati di fotografia a non perdere lo spirito, la creatività e la curiosità che ci contraddistingue.
Ecco cosa ci ha detto Alessandro Scalisi, Direttore Commerciale e Marketing di Rinowa.
«Ritengo che per troppo tempo, e senza ragione, la fotografia sia stata considerata da molti come una forma di comunicazione “minore”, ma forse questo è stato il risultato dell’atteggiamento di una parte dei fotografi italiani che hanno alimentato una sorta di fumosa autocelebrazione producendo una sorta di isolamento della “grande” fotografia dal grande pubblico – afferma Alessandro Scalisi, Direttore Commerciale e Marketing di Rinowa. In un certo senso, le stesse dinamiche confuse del mondo fotoprofessionale e l’attuale faticosa situazione del settore delle attrezzature fotografiche ne sono la prova, nonostante i fotografi e le loro immagini restino i driver principali dell’informazione, del giornalismo, dei cambiamenti sociali e di costume. L’emergenza e le difficoltà, oltre alle insicurezze collegate a questo periodo così anomalo, possono rappresentare davvero un nuovo punto di partenza per tutti noi e questo proprio in virtù della forza di comunicazione e dell’importanza sociale che che le immagini conservano ancora oggi nonostante la competizione serrata di altri media. Basti pensare alla forza inconsapevole dello scatto dell’infermiera sfinita sulla tastiera del computer scattata  da una collega: finirà per essere una di quelle immagini simbolo che spiegheranno il senso profondo di quanto è accaduto.»
«Noi di Rinowa abbiamo cercato di non darci per vinti nemmeno di fronte alla pandemia e abbiamo scelto una volta di più di stare dalla parte dei nostri “fruitori” a partire ovviamente da tutti i clienti, ma anche gli agenti e i fornitori e tutta la platea degli utilizzatori finali dei nostri accessori fotografici. In tal senso, seppur con qualche limitazione di orario, non abbiamo mai chiuso e abbiamo messo a disposizione dei nostri clienti spedizioni dirette gratuite, senza limitazioni d’importo in modo da supportare, per quanto possibile, la vendita tramite i canali web dei fotonegozi che hanno mantenuto operativa la loro attività. Abbiamo poi cercato di promuovere alcune tipologie di prodotto attraverso promozioni combinate con articoli d’interesse ad esso collegati e ci siamo mossi, con successo, fin da subito nell’individuazione di articoli particolarmente richiesti in questo momento come, ad esempio, i dispositivi facciali di protezione realizzati in microfibra. Insomma, abbiamo fatto il possibile per non fermarci e continuare a fare al meglio il nostro lavoro a supporto di chi da tanti anni ci ha scelto come partner.»
«A tutti i fotografi mi piacerebbe consigliare di sfruttare tutte le tecnologie che abbiamo oggi a disposizione per acquisire ogni stimolo creativo possibile ma anche per rielaborarlo in maniera propria e con fantasia. E soprattutto, di farlo senza quei pregiudizi “modaioli” che spesso ci fanno dare per scontate troppe cose. Mi riferisco in particolare alla considerazione che oggi molti hanno di alcune tipologie di accessori fotografici, come treppiedi, aggiuntivi ottici, filtri o lampeggiatori, che invece anche in era digitale incrementano le potenzialità di scatto. Un pensiero speciale in questo momento di lontananza forzata va a tutti gli attori e gli addetti ai lavori del nostro meraviglioso mondo fotografico. Quanto è bello, e può arricchire lo spirito, vivere pienamente a contato con un ambiente dedicato al 100% alla nostra passione come il proprio negozio fotografico di fiducia dove ancora oggi – e siamo fortunati in Italia perché all’estero spesso non è più così – ci sono dietro al bancone persone preparate in grado di guidare gli utenti verso la scelta di qualsiasi attrezzatura e accompagnarli in un percorso di crescita espressiva. Infine, non vedo l’ora di tornare a svolgere il nostro lavoro di tutti i giorni con serenità, leggerezza, solidarietà e spirito di collaborazione tra fornitori, distributori, agenti, negozianti e appassionati di fotografia… tornare a sorridere e a divertirci insieme. Una che avevamo dimenticato di fare ancora prima che venisse stravolto il mondo per come lo conoscevamo. Nessuno si salva da solo e dovremmo imparare a fare squadra per il bene di tutti, perché il valore aggiunto di ognuno di noi è unico e straordinario.»

Lascia un commento

qui