Nel libro fotografico di Giancarlo Frisoni i volti e le voci di una generazione

Chi siamo, da dove veniamo, dove dobbiamo andare: un omaggio alle radici nel libro fotografico di Giancarlo Frisoni.

7 Giugno 2022 di Redazione

Memorie: volti e voci della mia gente è il libro fotografico con cui l’artista e fotografo Giancarlo Frisoni va alla ricerca delle nostre radici attraverso intense immagini in bianco e nero.

L’omaggio alle radici nel libro fotografico di Giancarlo Frisoni

Scrive l’autore: “Memorie: volti e voci della mia gente è un libro che entra dentro le vite, dentro i volti, le rughe e le esistenze di una intera generazione. Una generazione dove affondano ancora le nostre radici, e che voce più non ha perché ce ne stiamo dimenticando”.

“E ci stiamo dimenticando chi siamo, da dove veniamo, dove dobbiamo andare. Soprattutto quel senso di appartenenza che rende forte e sicuri gli uomini, e di conseguenza un popolo. Quell’appartenenza dettata dagli esempi, dai valori, dalle tradizioni, dalla terra, dalla storia, dalla religione, le abitudini, i sentimenti, gli odori, i sapori, tutto quello che invece ha forgiato e guidato questa gente”.

“Gente che ha vissuto i periodi più bui del secolo scorso, che ha visto guerre, morte, distruzione, dolore, fame, miseria, umiliazioni. Gente che con volontà e dignità si è ricostruita le case, le vite, i paesi, l’Italia intera! E ha lottato per i propri diritti, per una equità sociale e umana, per ideali giusti e solenni, a costo di soprusi e angherie, a costo della loro stessa vita. Il nostro tempo non è più degno di loro! Pensare che avrebbero ancora tanto da insegnare, e meriterebbero ben altro che le pagine di un libro! E vengono invece relegati nelle più totali indifferenze e solitudini, negati di una dignità sociale e spesso anche umana”.

“Questo libro è denuncia e messaggio, un monito a questi giorni fragili, a questa realtà dell’apparire, che possa tramutare in fame d’essere, e noi degnare le nostre radici, la nostra memoria, l’esempio che lasceremo, continuando a nutrire l’inarrestabile meraviglioso ciclo della vita. Essere uomini è essere tempo e cercarsi, è persistere il significato, volontà di darsi”.