16 Luglio 2021 di Redazione Redazione

Fotografare gli uccelli: il naturalista Mark Hamblin ci offre i suoi consigli per catturare la meraviglia dei volatili.

10 – Lavoriamo sul campo

Nella fotografia ornitologica il successo dipende tanto dalla preparazione quanto dalla tecnica. Dobbiamo saper trovare le specie che ci interessano, riuscire ad avvicinarci, avere la pazienza di tornare per cogliere un comportamento specifico, come il corteggiamento. Questo ritratto di una femmina di falco smeriglio è il risultato di un sacco di tempo e fatica spesi prima nella ricerca di una coppia in una remota brughiera scozzese e poi nell’osservazione per trovare il punto di vista migliore.

fotografare gli uccelli

© Mark Hamblin

Avendo notato che la femmina si appollaiava spesso a terra in una zona priva di “trespoli” idonei, Mark ha provato a proporgliene uno dei suoi, che lei ha subito cominciato a usare. A quel punto Mark ha potuto montare un piccolo rifugio a un centinaio di metri, che ha poi gradualmente avvicinato nel corso di una settimana. Un simile lavoro sul campo è lungo e stancante, ma paga sempre.

11 – Qualcosa di diverso

Gli stili fotografici cambiano nel tempo e la fotografia ornitologica non fa eccezione. Dieci anni fa quasi tutte le immagini mostravano soggetti relativamente grandi nell’inquadratura, con sfondi neutri e sfocati. Erano il risultato dell’uso di lunghi teleobiettivi luminosi, che producevano questo effetto grazie alla possibilità di ridurre la profondità di campo.

Non c’è niente di sbagliato in questo approccio, che si usa tuttora molto spesso. Ma non rinunciamo alle occasioni di uscire dalla nostra comfort zone e proviamo anche tecniche meno sperimentate e sicure. Prendere strade diverse aiuta a non lasciarsi intrappolare dalla routine e magari a cogliere l’ispirazione di immagini che amiamo e ammiriamo.

12 – Uccellini da giardino

I giardini sono ottimi per fare pratica. Il segreto è fornire con regolarità cibi diversificati (noccioline, semi e frutta). Attireremo volatili differenti che, con il tempo, diventeranno meno timidi. Un rifugio può essere utile, ma non è essenziale. Possiamo anche scattare dalla porta di casa o da una finestra. Montiamo dei trespoli vicino alle mangiatoie: ci frutteranno deliziosi ritratti.

13 – Includiamo i dintorni

I ritratti in close-up sono splendidi, ma spesso non danno molti indizi sull’habitat del soggetto. L’ambiente è parte della storia e quando è possibile dovremmo cercare di includerlo in qualche immagine dal taglio più ampio. Non è necessario che ogni porzione della scena sia nitida, è sufficiente che lo sfondo sia almeno identificabile. L’idea è quella di trovare un equilibrio in cui l’uccello è sempre l’elemento dominante dell’immagine, ma allo stesso tempo anche l’ambiente guadagna visibilità e rilievo. In genere, si traduce in pratica in un aumento della profondità di campo, finché lo sfondo inizia ad apparire a fuoco.

Possiamo aumentare la profondità di campo passando a una focale più corta. Ma in questo modo dobbiamo avvicinarci al soggetto per mantenerlo abbastanza grande nell’inquadratura. Un grandangolo ci impone di arrivare davvero vicini, ma ci offre il vantaggio di poter includere molto più sfondo e quindi di rendere riconoscibile l’habitat.

In alternativa, senza cambiare lunghezza focale, possiamo semplicemente fare qualche passo indietro per portare più a fuoco lo sfondo e chiudere il diaframma intorno a f/11 o f/16 per aumentare la profondità di campo. Il soggetto diventerà però più piccolo nell’inquadratura. Curiamo la composizione perché rimanga il centro focale.

14 – Proviamo in bianco e nero

Il bianco e nero può rivelarsi molto suggestivo nella fotografia ornitologica. Quindi spesso vale la pena di sperimentare con la conversione di immagini che sembrano indicate a questo trattamento. Immersi come siamo in un mondo a colori, è facile dimenticare la potenza e l’impatto di una buona monocromia. Rimuovere il colore cambia l’atmosfera dell’immagine e può aggiungere un fascino grafico.

Siamo abituati a vedere paesaggi in bianco e nero, mentre le immagini ornitologiche, e naturalistiche in generale, sono più rare, quindi è davvero il caso di provare, se non altro per distinguerci dalla massa.

 

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