6 Luglio 2021 di Redazione Redazione

Fotografia notturna: ecco 23 trucchi e consigli per realizzare fantastiche immagini anche ben oltre il tramonto.

1 – Astrofotografia

Se c’è una cosa che fa sentire noi umani davvero piccoli è la visione del firmamento in una notte limpida. Condizioni atmosferiche e vicinanza a città e cittadine influenzano il numero di stelle visibili, ma tutto quello che vediamo a occhio nudo può essere catturato dal sensore.

Fotografare il cielo notturno ci porta nel reame dell’astrofotografia. Possiamo investire anche parecchio in strumentazione specialistica, ma per catturare costellazioni e ampie vedute stellate non ci servono altro che una reflex e un buon treppiede. Impostiamo un livello ISO alto, come 1.600, usiamo un obiettivo grandangolare alla massima apertura di diaframma ed esponiamo in modalità manuale.

Mettiamo anche a fuoco in manuale, usando il Live View. Zoomiamo nell’anteprima, cerchiamo una stella vicina al centro dell’inquadratura e ruotiamo l’anello di messa a fuoco fino a vederla nitida. Realizziamo un’immagine di prova con un tempo di 30 secondi e controlliamo la definizione. Se tutto andrà bene, saremo entrati nel fantastico mondo della fotografia astronomica!

2 – Fotografia notturna: Posa B

Riuscire a registrare i deboli livelli di luce delle scene notturne richiede lunghe esposizioni. Le fotocamere permettono di raggiungere valori fino a 30 secondi in modalità manuale, ma ci sono situazioni (come un paesaggio buio illuminato solo dalla luna) in cui abbiamo bisogno di tempi ancora più lunghi. L’opzione posa B consente di tenere aperto l’otturatore per tutto il tempo che vogliamo, regalando alla luce più possibilità di imprimersi sul sensore.

Tenere premuto il pulsante di scatto per minuti interi è scomodo e può causare movimenti indesiderati della fotocamera e quindi foto mosse. Conviene usare sempre un comando remoto, premendo il pulsante una prima volta per avviare l’esposizione e una seconda per terminarla, mentre contiamo i secondi con un cronometro.

fotografia notturna

3 – Composizione

Inquadrare una scena notturna è facile nelle zone meglio illuminate, come le città, ma proviamoci in un paesaggio rurale e scopriremo di non vedere niente nel mirino! Il Live View spesso rivela qualcosa in più, ma può comunque essere necessario eseguire qualche scatto di prova per arrivare alla composizione sperata.

Con esposizioni di 30 secondi o più, questo processo può farsi lungo e può essere più comodo usare una torcia per illuminare il primo piano e definire almeno i margini della composizione – oltre che per aiutare l’autofocus ad agganciare il soggetto.

4 – Montatura Equatoriale

Esponendo per più di 30 secondi con un grandangolo, vedremo i puntini delle stelle cominciare a trasformarsi in scie. Scattiamo con focali più corte e l’effetto risulterà ancora più pronunciato. La colpa è della rotazione terrestre. È una meraviglia quando vogliamo riprendere le scie stellari, ma un dramma quando si vogliono rivelare tutti i dettagli di un cielo trapuntato di stelle. I telescopi seri contrastano il movimento con montature equatoriali motorizzate che ruotano lentamente per tenere le stelle sempre nella stessa posizione.

Per la fotografia astronomica, la testa ideale è quella detta “montatura equatoriale alla tedesca”, o GEm. Ne esistono diverse versioni, ma le più consigliate dagli specialisti sono i modelli HEQ5 (che si trova sul mercato a partire da 900 €) o EQ6 (intorno a 1.200-1.300 €). Le teste GEm garantiscono la massima precisione per seguire il movimento delle stelle nel cielo, ma sono anche decisamente grosse e pesanti. Esistono montature più leggere e portatili, ideali per l’utilizzo fotografico sul campo – adatte a telescopi e obiettivi dalla lunghezza focale più ridotta, come per esempio la gamma AstroTrac, Star Adventurer e iOptron SkyGuider.

5 – Fotografia notturna e gamma dinamica

La gamma dinamica è l’intervallo tra la quantità minima e massima di luce che una fotocamera può registrare. Di notte i toni più scuri sono maggioritari e trattenere il dettaglio nelle ombre può obbligare a bruciare i toni alti. Per ottenere una buona resa a entrambi i lati della scala, scattiamo diverse immagini con esposizioni diverse e uniamole via software. Per scene dal contrasto non troppo estremo, può bastare scattare in formato RAW, che registra più dettaglio lungo tutta la gamma tonale.

 

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