15 Settembre 2021 di Andrea Rota Nodari Andrea Rota Nodari

Analisi dello scatto: scopriamo insieme come leggere un’immagine e quali sono gli elementi che ci permettono di affermare che quella foto “funziona”!

Analisi dello scatto #15

Dinamismo e coinvolgimento sono i punti di forza dello scatto di Mattia Gorno Una giostra che gira (in alto). Vediamolo nel dettaglio.

L’allegria del contrasto

L’immagine trasmette immediate vitalità e allegria. Il contrasto di colori primari ha una decisa potenza ed evoca subito la confusione e la vivacità di un luna park. Mentre il contrasto tra statico e nitido è indispensabile per assicurarci un punto su cui riposare lo sguardo.

Ritratto immediato

Il contatto di sguardo con il bambino, che non ci risparmia una boccaccia, è immediato e coinvolgente. Ci sentiamo tirati dentro la scena da quella smorfia rivolta così sfacciatamente a noi!

Mi gira la testa

Il mosso esasperato è il vero punto di forza dello scatto. L’occhio non riesce a catturare con certezza i dettagli dello sfondo, che in questo modo non entra in competizione con i soggetti, nonostante l’abbondanza di colori, linee e motivi! Mattia ha scelto una via tortuosa per arrivare all’impatto di un ritratto classico. Ma è stato premiato dalla spettacolare atmosfera e dall’energia del risultato. 

Leggere l’immagine #16

Analizziamo ora la fotografia di Giovanni Cassarà dal titolo Preso all’amo.

Preso all’amo di Giovanni Cassarà

Punto di vista inusuale

Il diaframma molto aperto ha permesso a Giovanni di lavorare con una profondità di campo limitata nonostante l’estremo grandangolo. La scelta di tenere a fuoco solo il piano della povera orata è vincente. Per una volta, assistiamo a una scena di pesca dal punto di vista… del pesce!

Composizione d’effetto

Non è solo l’efficace sfocatura a indicarci chi sia il protagonista dell’immagine. Anche la composizione ha un ruolo nello spostare l’attenzione dallo sfondo al soggetto. Tutte le linee della scena convergono verso il centro e il pesce stesso è ben stagliato contro la porzione più omogenea di cielo. Il bianco e nero, poi, elimina eventuali distrazioni dal paesaggio e dal pescatore. Ma non sottrae quasi nulla alla descrizione dell’orata, che è grigia anche in natura.

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