6 Agosto 2021 di Redazione Redazione

Abbiamo già visto che è possibile correggere le aberrazioni ottiche allo scatto. Oggi scopriamo invece come correggerle in post-produzione. Infatti, trattare le aberrazioni ottiche in fase di conversione RAW ci permette di affrontare il problema con strumenti particolarmente efficaci.

Aberrazioni ottiche: interventi via software

1 – Software

Qui parliamo di Adobe Camera Raw, ma anche Lightroom e altri simili software di conversione RAW offrono strumenti simili. Applicare le correzioni al file RAW è meglio perché ci permette di sfruttare la massima qualità possibile.

2 – Ingrandimento

Perché le aberrazioni cromatiche siano visibili dobbiamo ingrandire l’immagine. Controlliamo verso i bordi dell’inquadratura, specie in presenza di margini a forte contrasto (per esempio i rami di un albero contro il cielo luminoso).

3 – Correzione ottica

È possibile rimuovere le distorsioni ottiche nello stesso momento in cui trattiamo le aberrazioni cromatiche e le vignettature.

4 – Auto o manuale?

Basta spuntare una casella perché il software rimuova le aberrazioni cromatiche, ma a volte è preferibile affinare il risultato in modalità manuale. Lo spieghiamo qui sotto.

Eliminare le aberrazioni cromatiche

Ci sono rimasti aloni viola e verdi? Rimuoviamoli in manuale.

aberrazioni ottiche

1 – Viola e verde
Con i cursori a zero, l’effetto fringing, in forma di aloni viola e verdi, appare molto evidente.

2 – Via il viola
Spesso basta portare a 2 o 3 i cursori del fattore per eliminare gli aloni. Qui però i verdi sono ancora presenti.

3 – Estendere la correzione
I cursori della tonalità permettono di ampliare la gamma cromatica e rimuovere gli ultimi disturbi.

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