22 Settembre 2021 di Redazione Redazione

Il flash di riempimento è una tecnica studiata per usare la luce del flash per integrare quella ambientale, anziché come fonte primaria di illuminazione. Scopriamo nel dettaglio come funziona…

Dosiamo con precisione il flash

È possibile migliorare la qualità del flash di riempimento nello stesso modo in cui potremmo dare una finitura professionale a qualsiasi immagine realizzata con illuminazione artificiale. Separando il flash dal corpo macchina e attivandolo in remoto, controlliamo con più efficacia la caduta delle ombre. L’aggiunta di un modificatore, come un ombrello o un softbox, addolcisce la luce e riduce il rischio di macchie bruciate sulla pelle, con una migliore amalgama di luce ambientale e flash.

Un piccolo softbox è la scelta più versatile, perché in genere è possibile reggere flash e modificatore in una mano e fotocamera nell’altra. Un ombrello su stativo ci lascia più liberi. L’effetto dei due non è molto diverso. L’ombrello spinge un po’ più di luce nelle ombre, mentre il softbox produce un’illuminazione più concentrata e più morbida. Ma la differenza è minima.

Negli scatti in esterni, la presenza di due diversi riflessi di luce alta negli occhi (uno del flash e l’altro del sole) è un indizio chiarissimo dell’uso di luce artificiale. La maggior parte delle persone non ci fa caso. Ma se ci infastidisce possiamo rimuovere uno dei due in Photoshop o nel nostro software di post-produzione preferito.

1 – Sfondo

La fotocamera è stata impostata in manuale per assicurare un’esposizione costante scatto dopo scatto (1/200 di secondo a f/10 e ISO 200).

2 – Flash

Il flash è stato impostato su 1/8 di potenza, sempre in manuale per risultati costanti, e sparato attraverso un ombrello bianco.

3 – Luci alte

La luce diffusa dall’ombrello ha creato toni più morbidi e fluidi dell’incarnato e ha ridotto l’aspetto bruciato nelle aree più illuminate.

4 – Ombre

Anche le ombre intorno al viso sono alleggerite dall’ombrello e il contrasto sulla giacca è ridotto.

Flash di riempimento in pieno giorno

Se vogliamo usare il flash in piena luce diurna, il tempo di posa diventa il fattore principale. La superficie del sensore deve essere esposta per intero quando il flash si attiva e questo succede solo con i tempi di scatto più lenti, entro il tempo di sincronizzazione della fotocamera.

Una scena luminosa, però, può richiedere esposizioni molto più rapide. Abbiamo un problema, per esempio, quando per un ritratto sulla spiaggia l’esposimetro suggerisce 1/3.200 di secondo a f/2.8, ma il tempo di sincronizzazione è 1/200 di secondo. A seconda della modalità di scatto, la fotocamera può usare il tempo di sincronizzazione (e produrre un’immagine sovraesposta di 4 stop). Oppure un tempo più veloce e registrare il lampo solo in una fascia dell’inquadratura.

Opzione #1 – Chiudiamo il diaframma

Possiamo chiudere il diaframma fino a portare il tempo di scatto a coincidere con la corretta sincronizzazione. Così però aumentiamo la profondità di campo e non sempre è una soluzione ideale in un ritratto. Inoltre, riduciamo la distanza che può essere illuminata dal flash.

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Il risultato: Con i diaframmi più chiusi lo sfondo può diventare una distrazione, ma se non altro l’esposizione è corretta.

Opzione #2 – Usiamo la modalità HSS (High-Speed Sync)

Oggi molte unità flash offrono questa funzione, che permette di accedere a tempi più veloci rispetto all’abituale sincronizzazione. In questa modalità il flash lampeggia rapidamente per seguire la fessura in movimento creata dalla corsa rapidissima delle tendine dell’otturatore.

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Libertà di diaframma: Possiamo aprire il diaframma e sfocare lo sfondo, anche se può essere indispensabile avvicinare il flash al soggetto.

Opzione #3 – Montiamo un filtro

Polarizzatori e filtri a densità neutra riducono la quantità di luce che entra nell’obiettivo, così possiamo accedere a tempi più lenti e diaframmi più aperti anche in piena luce. L’intensità dei filtri è misurata in stop. Ogni stop raddoppia la durata dell’esposizione. Torniamo all’esempio di prima: per ridurre un tempo di scatto di 1/3.200 di secondo a 1/200, abbiamo bisogno di un filtro ND da 4 stop.

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Massimo impatto: Per ottenere un effetto simile in modalità HSS dobbiamo montare il flash su stativo, vicino al soggetto, e attivarlo in remoto.

 

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