16 Giugno 2021 di Redazione Redazione

Fotografare in manuale può essere una vera sfida! Ma ci può regalare grandi soddisfazioni e farci diventare fotografi migliori. Seguiteci in questa nuova rubrica. E la fotografia in manuale con la vostra Nikon non avrà più segreti!

Fotografare in manuale #3

Messa a fuoco manuale

L’autofocus è una cosa meravigliosa. A volte, però, la messa a fuoco manuale ha dei vantaggi. Il sistema autofocus si basa sul rilevamento del contrasto e può andare in crisi quando questo non è abbastanza netto. Per esempio in condizioni di luce scarsa o quando il soggetto si stacca poco dallo sfondo. Può anche capitare che l’autofocus si blocchi sull’elemento sbagliato, soprattutto quando ci sono sovrapposizioni. Come quando scattiamo attraverso una ragnatela o dell’erba alta.

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© Mario Jr Nicorelli

Ci sono poi situazioni in cui saper lavorare in manuale è inevitabile, per esempio con alcuni obiettivi solo manuali, o per la tecnica del focus stacking. O, ancora, per quella della distanza iperfocale.

Trucchi di messa a fuoco

Per mettere a fuoco in manuale, impostiamo MF sull’obiettivo (o in alcuni casi sul corpo macchina) e ruotiamo l’anello di messa a fuoco finché non vediamo nitido il soggetto. In pratica, ottenere la perfezione può essere un po’ difficile. Ma ci sono alcune tecniche che possono aiutarci.

Con close-up e fotografia macro è spesso più semplice spostare avanti e indietro tutta la fotocamera per trovare l’esatto punto di fuoco. Quando soggetto e fotocamera sono entrambi fermi, è comodo attivare l’autofocus per trovare la distanza corretta e poi passare a MF per bloccare l’impostazione.

Con il treppiede, è efficace usare il Live View e il pulsante di zoom per ingrandire il soggetto (alcune fotocamere zoomano automaticamente quando tocchiamo l’anello di messa a fuoco). Grazie all’ingrandimento è più semplice affinare il fuoco e trovare la nitidezza perfetta nel punto giusto.

Messa a fuoco in Live View

Il metodo dell’ingrandimento Live View è comodo per i paesaggi o per gli scatti in condizioni di scarsa luce. Può anche essere più preciso rispetto alla messa a fuoco attraverso il mirino, perché l’anteprima a schermo è esattamente quella che vede il sensore. Mentre quella nel mirino è in genere a diaframma aperto.

Le mirrorless e alcune reflex Nikon offrono anche la funzione di focus peaking, che evidenzia i dettagli a fuoco nell’immagine. È un ottimo indicatore non solo del punto di fuoco, ma anche della copertura della profondità di campo. Nel caso la nostra fotocamera non ne sia dotata, possiamo provare a replicarne l’efficacia passando temporaneamente all’effetto speciale Bozzetto, che funziona in modo simile, rilevando il contrasto dei bordi nella scena.

Messa a fuoco in anticipo

Ci sono momenti in cui il soggetto che vorremmo a fuoco non è ancora nell’inquadratura quando prepariamo lo scatto. Magari stiamo aspettando il passaggio di un’auto o di una moto in corsa o la caduta di una goccia d’acqua in un bicchiere. Non essendo possibile mettere a fuoco sul soggetto quando apparirà, perché tutto succederà troppo in fretta, dobbiamo mettere a fuoco in anticipo su un punto dove è possibile prevedere che passerà.

In queste circostanze è una buona idea impostare anche un’elevata frequenza di scatto. Questo ci permetterà di ottenere più inquadrature in rapida sequenza appena l’azione ha inizio.

 

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