17 Agosto 2021 di Redazione Redazione

12 fotografi professionisti vi svelano preziosi consigli: ognuno di loro propone un fotoprogetto attraverso il quale perfezionare tecnica e visione fotografica.

Fotoprogetto 5 – Un paesaggio di silenzio

Questo fotoprogetto è proposto da Quintin Lake. Spiega il fotografo: «Il vostro compito è catturare l’immagine di un paesaggio che trasmetta un senso di silenzio e serenità. Pensate a un luogo che conoscete che vi fa sentire calmi e in pace con il mondo e traducete questa sensazione in una fotografia».

«Prestate attenzione a clima e momento. Nebbia, nuvole o cielo coperto, così come alba e crepuscolo, possono aiutare a dare l’idea del silenzio. Stabilito il soggetto, tenete presenti tre cose: tono, colore e composizione. Un’immagine chiara o in high-key assume un’atmosfera muta e sognante, per esempio. L’effetto può essere enfatizzato in post-produzione se schiarite il dettaglio delle ombre o applicate una maschera per ridurre i contrasti tonali. Cercate colori attutiti e pallidi, che concentreranno più attenzione sulla composizione. Se volete, potete scattare in bianco e nero. Molti dei miei scatti preferiti in questo stile sembrano in bianco e nero, anche se in realtà sono a colori, con tonalità estremamente delicate».

«Le scene “silenziose” mostrano spesso composizioni minimaliste, con ampie aree di spazio vuoto. In questo modo, i pochi elementi presenti assumono maggiore rilievo».

I consigli della professionista

1 – Poco materiale

L’obiettivo di questa sfida è farci pensare prima di ogni altra cosa alla composizione. Portiamo con noi solo un’ottica e non lasciamoci distrarre dall’equipaggiamento. Lasciamo a casa anche il treppiede.

2 – Un solo obiettivo

Scegliamo uno zoom 70-200 mm o simile: l’angolo di campo ristretto del tele incoraggia un approccio astratto. Se non abbiamo uno zoom tele, possiamo lavorare bene con il classico zoom di kit.

3 – Composizione calma

Cerchiamo linee orizzontali, che danno serenità. Sperimentiamo con l’orizzonte centrato oppure sbilanciato verso l’alto o verso il basso per vedere cosa funziona meglio, caso per caso.

Fotoprogetto 6 – Un autoritratto fuori dagli schemi

A lanciare questa sfida è Maria Falconer: «Se non avete mai realizzato un autoritratto, vi consiglio davvero di mettervi alla prova con questa impresa. E con autoritratto non intendo un selfie scattato per documentare una notte brava o la scalata di una vetta!  Non parlo di una “foto ricordo” per celebrare un’occasione. Voglio invitarvi a un processo molto più ragionato, che vi porti a creare una fotografia che dica qualcosa di voi».

fotoprogetto

Foto di Maria Falconer

«Alcuni fotografi amano apparire nelle loro immagini, ma molti altri sono un po’ a disagio all’idea. Già solo questo dovrebbe spingervi a provare. Uscite dalla vostra zona di sicurezza! Ci sono anche un sacco di altre ragioni per mettervi in gioco. Un autoritratto può essere affascinante, intrigante, coinvolgente, tecnicamente difficile e, credetemi, molto divertente. Come vi rappresentate in un’immagine? Cosa volete dire di voi? Volete mostrare tratti fisici, psicologici, o entrambi? E come fate a livello fotografico?»

«E il tocco speciale di questa sfida? Vi sfido a realizzare un autoritratto senza realmente essere nell’inquadratura! Come potete essere presenti senza esserci?».

Tre consigli pro

1 – Chi siamo noi?

Pensiamo a chi siamo… non deve essere per forza una riflessione profonda. Identifichiamo le cose che vogliamo dire di noi. Per esempio “Sono un ottimo atleta”, “Ho un senso dell’umorismo un po’ maligno” o “Detesto alzarmi”. Trovate alcune caratteristiche, pensiamo a come rappresentarle.

2 – Non ci sono regole (tranne una)

Quando pianifichiamo lo scatto, cerchiamo di non essere troppo letterali. L’immagine può contenere tanti o pochi aspetti della nostra personalità, dipende solo da noi scegliere l’ampiezza del discorso. C’è solo una regola: non possiamo apparire nell’immagine!

3 – Sperimentiamo

Applichiamo il pensiero laterale, pensiamo fuori dagli schemi. Allestiamo lo scatto con accessori significativi, oppure stampiamo alcune foto che ci rappresentino. Consideriamo riflessi, astratti, luce, acqua e anche fuoco! Non corriamo rischi, ma osiamo un po’ di avventura. E soprattutto divertiamoci!

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