2 Marzo 2021 di Redazione Redazione

Intitolato Inside/Outside, il nuovo numero de Il Fotografo è interamente dedicato alla fotografia di architettura e design. Interviste e focus sui grandi maestri ma anche approfondimenti sui talenti emergenti ci accompagnano alla scoperta di questo genere. Ecco l’anteprima dei contenuti.

Il Fotografo 328: Grandi maestri

Uliano Lucas e Gianni Berengo Gardin
L’uomo e lo spazio architettonico nell’Italia del boom economico
Come cambia la rappresentazione del rapporto tra l’architettura e l’uomo durante l’industrializzazione degli anni Sessanta e Settanta? Questo periodo storico ha portato in seno contraddizioni e grandi conflitti , criticità sociali, politiche ed economiche che si andavano a riversare sulla conformazione urbana e su come essa fosse vissuta dall’individuo e dalla collettività. Ma la rappresentazione fotografica di questo rapporto dialettico non ha documentato solo ed esclusivamente le miserie dell’uomo e i vantaggi dell’industria capitalistica, ma ha saputo mettere in luce anche le zone di interconnessione e di compenetrazione che hanno portato a una sorta di nuovo umanesimo  in architettura per opera di imprenditori illuminati.

 

Il Fotografo

Stabilimento Olivetti di Crema, stampa ai sali d’argento su carta 1970 ca. AASO Fondo Gianni Berengo Gardin © Gianni Berengo Gardin Fondazione Forma

Sguardo d’Autore

Vincent Fournier
Brasilia, viaggio nel futuro

Jonathan Walland
London Structures
Il ventunenne fotografo britannico Jonathan Walland, membro della Royal Photographic Society inglese, partecipa come professionista al Sony World Photography Awards 2020 nella categoria architettura e arriva secondo. Un risultato meritato che premia il suo grande talento di artista capace di unire le logiche della pittura a quelle della fotografia in bianco e nero in una visionaria sintesi estetica minimalista, funzionale a guidare lo sguardo dello spettatore su ciò che conta veramente, secondo lui, in un’opera fotografica: forma, luce, ombra, consistenza e il modo in cui sono miscelate insieme. A dargli un posto sul podio dei vincitori è il suo lavoro Structures, dieci immagini che ritraggono nella loro essenzialità e bellezza dieci grattacieli di Londra.

Il Fotografo

Jonathan Walland, Dollar Bay

Intervista all’autore

Marco Introini
La prospettiva delle immagini
«Schizzo prospettive che poi diventano foto», racconta il fotografo durante il nostro incontro. Grazie al suo lavoro, Marco Introini è riuscito a tradurre nella contemporaneità la tradizione dell’illustrazione del libro di architettura, quella che nel XIV secolo vide nei disegni di John Ruskin sulle architetture italiane, pubblicati su Viaggio in Italia, uno dei suoi più alti esempi. La sua attenzione si concentra in particolare sul patrimonio architettonico e storico delle nostre città. Prima di ogni scatto l’autore conduce un’approfondita ricerca iconografica del luogo scelto, sperimentando, attraverso diversi bozzetti a mano, gli angoli prospettici prima di decidere lo scatto finale allo scopo di farci scoprire i paesaggi urbani sotto angolazioni inaspettate.

Il Fotografo

Marco Introini, Los Angeles, 2017

Niccolò Biddau
Immagini della cultura del design italiano

Frédéric Chaubin
CCCP. La riscoperta dell’architettura sovietica

Camille Zakharia
Una panca a Manama

Filippo Romano
Racconti urbani

Maurizio Montagna
La fotografia tra espressione artistica e riflessione sul presente

Talenti

Giovanni Hänninen
Un extraterrestre ci osserva da distanza ravvicinata
Sembra aver trovato nella narrazione visuale il giusto contrappeso pratico ai suoi studi teorici, anche se il rigore e la progettualità con la quale lavora come fotografo deriva certo da un dottorato in ingegneria aerospaziale e dalla sua formazione di ricercatore e docente al Politecnico di Milano. Pur rivolgendo la sua attenzione alle architetture delle città, il suo modo di procedere finisce per avere un’attenzione antropologica per gli individui che le abitano.

Il Fotografo

Giovanni Hänninen, Piazzale Cadorna, Milano aprile 2020, da The Missing Piece

 

Il Fotografo 328: leggi qui l’editoriale di Andrea Rovatti

Lascia un commento

qui