22 Giugno 2021 di Redazione Redazione

In questa rubrica ti sveliamo tutti i segreti della fotografia di viaggio! Preparati a partire e a realizzare scatti perfetti per immortalare i ricordi più belli.

La fotografia di viaggio dalla A alla Z #1

come A o AV

La priorità di diaframma (o di apertura, A o AV sulla ghiera delle modalità) è la regina delle modalità di esposizione per gli scatti di viaggio. È una modalità semi-automatica che ci permette di scegliere il valore di diaframma. E così di controllare l’estensione della zona di fuoco apparente nell’inquadratura. Sarà quindi la fotocamera a gestire il tempo di posa e a trovare l’esposizione corretta.

I diaframmi più aperti, come f/2.8 o f/4, producono una ristretta fascia nitida intorno al punto di messa a fuoco, mentre quelli più chiusi, come f/16 o f/22, arrivano a estendere la nitidezza anche a tutta la scena. Lavorando a priorità di diaframma siamo certi di avere il controllo sulla profondità di campo dello scatto.

Il bello di questa modalità è che permette sempre di ottenere una buona esposizione. In condizioni luminose, possiamo usare a piacere diaframmi aperti o chiusi. Stiamo attenti quando la luce cala, perché i diaframmi chiusi richiedono tempi lunghi per esporre la scena. Per evitare il mosso, poggiamo la fotocamera su una base stabile o, meglio, usiamo un treppiede.

come Borsa

Portare in giro il kit e tutto quanto serve per una giornata è praticamente un’arte. Uno zaino aiuta a distribuire il peso su entrambe le spalle e permette di organizzare il materiale fotografico e non-fotografico in tasche diverse. In questo modo avremo tutto più a portata di mano.

Zaini e borse fotografiche sono spesso studiati per rientrare nelle norme sul bagaglio a mano in aereo. Quando prepariamo la valigia, ricordiamo che il bagaglio da stiva può sempre andare perso e infiliamo nella borsa a mano le cose più preziose ed essenziali. Attrezzatura fotografica, documenti, beauty-case, biancheria e un k-way: potremo sopravvivere per una settimana!

Fotografia di viaggio: C come Colori complementari

La ruota cromatica è ben conosciuta dai grafici, ma forse è sottovalutata dai fotografi – a torto. Sapere quale colore è “opposto” a quale altro, infatti, ha un valore enorme al momento della composizione perché significa sapere quali tonalità daranno il massimo contrasto in termini cromatici.

fotografia di viaggio

Rosso e ciano, così come verde e magenta e blu/viola e giallo, risultano complementari perché sono diametralmente opposti sulla ruota. Cercando scene che contengano queste combinazioni di colori, otterremo immagini di grande impatto visivo, capaci di colpire l’osservatore già al primo sguardo!

come Dettagli

Davanti a luoghi che non abbiamo mai visitato prima, è facile cominciare a scattare un’istantanea dopo l’altra e catturare senza troppa riflessione le vedute più famose o tipiche. È una reazione naturale, ma spesso porta a prevedibili foto ricordo, scattate dall’altezza degli occhi e già viste migliaia di volte.

Per spezzare questa modalità “da turisti”, dobbiamo sforzarci di pensare “da fotografi” e dedicare attenzione a cosa vogliamo dire con le nostre immagini. Cerchiamo approcci e punti di vista che rivelino tradizioni, atmosfere e sapori locali e cerchiamo in ogni modo di sganciarci dagli scatti “con pilota automatico” e dalle vedute che tutti colgono. Mettiamoci in cerca di dettagli di vita quotidiana che possano svelare l’interazione dei locali con l’ambiente.

Ci sono sempre modi nuovi per fotografare un luogo famoso e, se ci impegniamo per cercarli, ci costringiamo a pensare in termini visivi anziché rispondere agli stessi stimoli immediati di tutti gli altri!

 

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