Migliora le tue immagini partendo dalla composizione. Seguici in questa nuova rubrica e scopri tutte le tecniche essenziali per mettere sempre al posto giusto gli elementi cruciali dell’immagine.
Composizione: le basi
Trovare e posizionare il soggetto principale e gli altri punti focali dell’immagine è il cuore di una buona composizione. Se sbagliamo in questa fase, ci ritroviamo con uno scatto sbilanciato, goffo e deludente, che non sembrerà mai “giusto”.
Cominciamo quindi dalle basi: dove collocare soggetti e punti focali per ottenere equilibrio, linee e distribuzione delle forme nelle immagini. Nessuna di queste regole è una soluzione assoluta, valida sempre e comunque. Ma quando ci troviamo in difficoltà con un’inquadratura, applicarne una può davvero rappresentare il primo passo verso un risultato eccezionale, invece di uno destinato al cestino.
Prima di cominciare a usare una qualsiasi di queste regole, ricordiamo sempre che dobbiamo decidere quali elementi del soggetto vogliamo includere nell’immagine. Anzi, spesso è ancora più importante stabilire quali possiamo lasciare fuori dall’inquadratura perché tolgono qualcosa, anziché aggiungerlo, al risultato finale.
La regola dei terzi
Questo grande classico è il punto ideale da cui partire quando cominciamo a pensare a una disposizione decentrata dei soggetti. La regola dei terzi prevede di dividere ogni lato dell’inquadratura in, appunto, terzi. Quindi, dobbiamo immaginare linee verticali e orizzontali che dividono l’immagine in nove aree.
Le zone importanti sono le linee stesse, perfette guide per disporre gli elementi principali. Posizioniamo il soggetto principale lungo una di queste linee e usiamo le altre per dare ordine agli altri elementi importanti, come orizzonte, punti focali secondari o linee verticali forti. I quattro punti di intersezione sono cruciali. Sono la posizione ottimale per il punto focale primario.
La sezione aurea
La regola dei terzi è il modo più conosciuto di dividere l’inquadratura. Ma non è certo l’unico. Un’alternativa diffusa è quella del rapporto aureo. Esso prevede di disporre punti focali ed elementi importanti più vicino al centro rispetto alla regola dei terzi. L’immagine è divisa in sezioni con rapporto 1/0,618/1. In pratica, la sezione centrale è più piccola delle due laterali.

© Chris Rutter
Questa particolare proporzione, che viene spesso chiamata anche sezione aurea o rapporto di Fibonacci, è basata su esempi frequenti in natura e corrisponde anche al disegno della spirale aurea. Questa spirale interseca le linee del rapporto aureo e l’arco della curva indica i punti ottimali per posizionare gli elementi più interessanti dell’immagine e il punto focale principale.
Composizione: i punti focali
Anche se è perfettamente possibile produrre un’immagine forte con un singolo punto focale, come una persona o un soggetto dominante, spesso è più conveniente cercare altri punti focali che possano contribuire a creare equilibrio e profondità.
È una soluzione utile in particolare quando decentriamo il soggetto seguendo griglie compositive. Se il soggetto coincide con il punto di intersezione delle linee dei terzi in alto a destra, per esempio, proviamo a cercare un punto focale complementare per il punto in basso in sinistra. Così, l’inquadratura apparirà più bilanciata.
Numeri dispari
Quando abbiamo più soggetti o punti focali nella scena, prendiamo l’abitudine di scegliere quanti includerne, oltre che dove posizionarli. Uno o due soggetti funzionano bene. Ma quando si tratta di gruppi più grandi, i numeri dispari danno composizioni più equilibrate e piacevoli di quelle basate sui numeri pari. Possiamo inquadrarli in modo da averne uno al centro dell’immagine e gli altri disposti simmetricamente ai lati, con un effetto molto bilanciato.
In alternativa, possiamo decidere di decentrare la composizione includendo numeri diversi su ogni lato, proprio per dare maggiore enfasi a un lato dell’immagine rispetto all’altro.
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