Scopri come funzionano le diverse modalità di lettura esposimetrica nella pratica e in quali situazioni utilizzarle.

21 Luglio 2021 di Redazione Redazione

Parliamo di lettura esposimetrica. Che cos’è? Come funziona? In questa rubrica rispondiamo a tutti i tuoi dubbi.

Lettura esposimetrica #2

Ecco come funzionano le principali modalità di lettura esposimetrica: partiamo dalla teoria.

lettura esposimetrica

Pattern

La modalità predefinita misura la distribuzione della luce in tutta l’inquadratura e spesso considera anche i dati su colore e messa a fuoco per calcolare se la scena debba essere resa più chiara o più scura prima di arrivare a suggerire l’esposizione.

Media centrata

Questa modalità misura la luce da tutta la scena. Ma sbilancia la media a favore delle letture rilevate al centro del mirino. Sulle fotocamere più avanzate, possiamo variare le dimensioni di questa zona centrale e così influenzare il calcolo della media.

Spot e parziale

La lettura spot misura l’intensità della luce solo di un piccolo cerchio intorno al punto AF attivo o a quello centrale, a seconda della fotocamera. La lettura parziale, disponibile su alcune fotocamere, è simile, ma rileva un’area leggermente più ampia.

Media

È una variazione della media centrata disponibile solo su alcune fotocamere. Misura la luce su tutta l’inquadratura e calcola la media, senza alcuna correzione. È il sistema meno sofisticato di tutti, ma per i fotografi esperti può essere il più facile da interpretare.

Diverse modalità di lettura esposimetrica nella pratica

lettura esposimetrica

Pattern

1. Questa è solo una rappresentazione grafica delle zone. In realtà, la scena può essere divisa in centinaia e persino migliaia di zone. 2. L’area centrale non ha una priorità forzata sulle altre. La priorità dipende dalla distribuzione della luce nel resto dell’inquadratura. 3. La modalità tende a dare priorità alle aree più scure, per evitare la sottoesposizione, ma è una valida scelta per scatti rapidi e quotidiani.

Media centrata

1. Può essere perfetta per ritratti (soprattutto in controluce) e scatti in cui il soggetto gravita intorno al centro dell’inquadratura. 2. Le aree periferiche giocano un ruolo minore nel calcolo dell’esposizione, ma sono comunque prese in considerazione. 3. Questa modalità non applica compensazioni prima di suggerire l’esposizione. Quindi è possibile che siano necessarie correzioni per arrivare al risultato voluto.

lettura esposimetrica

Spot e parziale

1. La lettura spot ha il pregio di poter escludere ampie aree di toni scuri che influenzerebbero la media. 2. Nelle fotocamere rivolte ai principianti, la zona di misurazione è un po’ più ampia, per concedere un minimo margine di errore3. L’area spot non è sempre al centro dell’inquadratura, ma può essere legata al punto AF attivo e rendere così possibile la lettura dell’esposizione anche di soggetti decentrati.

Media

1. La lettura è prodotta dalla semplice media matematica della luce di tutta l’inquadratura. È un’opzione valida quando la scena contiene un mix bilanciato di toni. 2. Attenzione, però: questa modalità è influenzabile dai valori di piccoli punti di luci alte. 3. Il vantaggio di questa modalità è che in breve tempo possiamo arrivare a prevedere le sue risposte alle diverse situazioni. Correggere e compensare diventa più semplice e immediato.

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