Parliamo di ottiche Canon, più precisamente dell’RF 85mm F2 Macro IS STM. Un’ottica “da ritratto” che vede anche da molto, molto vicino.
Attendavamo questo nuovo modello della gamma RF da un po’ di tempo e Canon ci ha finalmente accontentati. Ecco dunque un luminoso 85 mm per le mirrorless EOS R che, a differenza della loro controparte professionale serie L, non costa un occhio della testa. “Solo” 730 € contro i 3.160 € dell’RF 85mm F1.2L USM. Con in più un efficace ingrandimento massimo 0,5x alla sua distanza di messa a fuoco più breve, 35 cm soltanto.
Non è un “vero” macro (di regola si considerano tali le ottiche con rapporto 1:1, a grandezza naturale), nonostante la dicitura dichiari il contrario. Ma si rivela comunque un ottimo strumento per la fotografia in close-up. Piacevolmente compatto e leggero, vanta un autofocus veloce e quasi del tutto silenzioso. È dotato di stabilizzatore d’immagine a 5 stop che – quando si monta l’ottica su EOS R5 o R6 – arriva a ben 8 stop.
A confronto con il predecessore
L’RF 85mm F2 Macro IS STM si basa in gran parte sulle tecnologie del suo predecessore, l’RF 35mm F1.8 IS Macro STM. I due obiettivi condividono importanti caratteristiche. Dal sistema AF con motore passo-passo all’inclusione nella parte anteriore del barilotto di un anello di controllo personalizzabile. L’85 mm ha in più un limitatore di corsa AF con tre opzioni: Full, 0,5 m-infinito, 0,35 m – 0,5 m. All’occorrenza aiutano a velocizzare le operazioni di messa a fuoco già di per sé rapide.
L’apertura più ampia disponibile di f/2 è un po’ meno “luminosa” rispetto agli obiettivi RF 85mm F1.2L. Tuttavia alle distanze di ripresa tipiche dei ritratti “testa/spalle” consente comunque una profondità di campo molto ridotta. Inoltre, il bokeh è piacevolissimo.
Ottiche Canon: prestazioni all’altezza della aspettative
L’AF con attuatore passo-passo è sempre all’altezza delle aspettative: veloce per le foto e fluido nella cattura di video. Lo stesso vale per lo stabilizzatore a 5 stop.
I livelli di nitidezza sono ottimi sulla maggior parte dell’inquadratura, anche quando si scatta a tutta apertura. Diventano superbi chiudendo il diaframma di un solo stop, fino a f/2.8. A f/4, anche ai bordi e agli angoli estremi del frame le performance sono più che soddisfacenti.
Le sfrangiature di colore non sono un problema e c’è solo un pizzico di distorsione a cuscinetto facilmente correggibile, tra l’altro, sia in-camera sia in post-produzione.
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