30 Settembre 2021 di Redazione Redazione

Sentiamo sempre più spesso parlare di sensori full-frame. Ma di cosa si tratta esattamente? E perché abbandonare i sensori più piccoli a favore di quelli più grandi?

Full-frame e moltiplicazione focale

La maggior parte degli obiettivi è costruita per coprire l’area di un sensore full-frame. Gran parte delle reflex, però, ha un sensore più piccolo del full-frame. Ne consegue che i sensori non full-frame vengono esposti a una porzione più piccola dell’immagine proiettata dall’obiettivo.

L’effetto è quello di un ingrandimento. L’immagine “tagliata” appare come se fosse realizzata con una focale più lunga. Non è cambiata la lunghezza dell’obiettivo (un 50 mm rimane un 50 mm indipendentemente dalla fotocamera su cui è montato), ma il fattore di “moltiplicazione focale” (o di “crop”) del sensore fa sembrare che lo sia.

La lunghezza focale “equivalente” (quella che dà lo stesso angolo di campo su full-frame) si calcola con il fattore di moltiplicazione focale. Per esempio, un 20 mm montato su APS-C Canon equivale a un 32 mm (20 mm x 1,6).

full-frame

Full-frame
Con il sensore full-frame non serve nessun calcolo: è valida la lunghezza focale dell’obiettivo. 
Moltiplicazione focale: 1x

APS-C
Quasi tutti i sensori APS-C hanno fattore 1,5x, mentre i modelli APS-C di Canon hanno 1,6x. Moltiplicazione focale: 1,5x o 1,6x

Micro Quattro Terzi
Per un angolo di campo equivalente a 20 mm, qui serve una lunghezza focale di 10 mm! Moltiplicazione focale: 2x

L’obiettivo giusto

produttori di ottiche hanno in genere due linee: una per fotocamere full-frame e un’altra “digitale”, per fotocamere con sensori più piccoli. Queste linee digitali, come la EF-S di Canon e la DX di Nikon DX, offrono lunghezze focali più corte perché tengono conto del fattore di moltiplicazione focale dei sensori non full-frame.

full-frame

Per esempio, uno zoom standard 18-55 mm APS-C produce più o meno la stessa veduta di uno zoom 24-70 mm per full-frame. Gli obiettivi digitali proiettano poi un cerchio di immagine più piccolo, proporzionato con le dimensioni del sensore.

Possiamo usare gli obiettivi compatibili full-frame su tutte le reflex, mentre non sempre possiamo montare obiettivi digitali su corpi macchina full-frame. Gli EF-S di Canon, per esempio, non sono compatibili con le full-frame. Gli obiettivi DX di Nikon, invece, funzionano su full-frame solo in modalità “crop”. Le mirrorless usano attacchi diversi, ma spesso possono montare ottiche per reflex con un adattatore.

Teleobiettivo o ritaglio?

Una full-frame presenta un vantaggio con le immagini che richiedono lunghezze focali corte o standard, ma è senza dubbio meno comoda per gli scatti con teleobiettivo. Il fattore di moltiplicazione focale dei sensori più piccoli permette di usare obiettivi più corti anche per immagini naturalistiche, sportive e per tutti quei soggetti cui è impossibile avvicinarsi fisicamente. Se montiamo un 400 mm su un corpo macchina APS-C, per esempio, otteniamo una veduta simile a quella di un 600 mm su full-frame. Se montiamo un 600 mm, arriviamo all’equivalente di ben 900 mm!

full-frame

In cambio, i sensori full-frame arrivano a maggiori risoluzioni. In pratica, permettono di ritagliare le immagini e ottenere ancora dimensioni utilizzabili. Confrontiamo per esempio la APS-C Nikon D500 (20,9 MP) con la full-frame D850 (45,7 MP). Un ritaglio paragonabile al formato APS-C di uno scatto della D850 produce un’immagine da 19,4 MP, quasi la stessa risoluzione originale della APS-C!

 

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