Cos’è la profondità di campo? E come si controlla? In questa rubrica rispondiamo a tutte le tue domande con trucchi e suggerimenti.

22 Aprile 2021 di Redazione Redazione

Cos’è la profondità di campo? E come si controlla? In questa rubrica rispondiamo a tutte le tue domande. Con trucchi e suggerimenti per scatti da veri professionisti!

Profondità di campo e distanza iperfocale

La profondità di campo non si divide in parti uguali davanti e dietro il punto di fuoco. Al contrario, si estende per circa un terzo davanti e due terzi dietro. È il motivo per cui una classica regola di massima per sfruttare tutta la fascia nitida consiglia di mettere a fuoco circa su un terzo della profondità di una scena. Solo che questa tecnica non è precisa. Non tiene conto del diaframma o dell’obiettivo in uso.

C’è un altro metodo. La messa a fuoco iperfocale richiede di mettere a fuoco in manuale sulla distanza detta “iperfocale”. Questa varia a seconda di lunghezza focale e diaframma impostati. Ci sono comodissime app per smartphone che possono aiutarci con i calcoli.

Se il nostro obiettivo non è dotato di scala delle distanze, può essere difficile valutare dove cada la distanza iperfocale. Per fortuna, c’è un metodo per portarci almeno più o meno in zona. Valutiamo la distanza tra noi e il più vicino oggetto che vogliamo nitido nella scena e mettiamo a fuoco intorno al doppio di questa distanza. Chiudiamo un po’ il diaframma per aumentare la profondità di campo (proviamo con f/11). Tutto, da metà della distanza su cui abbiamo messo a fuoco fino allo sfondo, dovrebbe apparire nitido.

Messa a fuoco…

profondità di campo

Sul primo piano
Se mettiamo a fuoco sull’elemento più vicino sprechiamo tutta la fascia di profondità di campo davanti al punto di fuoco. Anche lo sfondo esce dalla zona di nitidezza.

profondità di campo

Su infinito
Mettendo a fuoco sullo sfondo, va invece persa l’ampia fascia di profondità di campo alle spalle del punto di fuoco e il primo piano risulta sfuocato.

profondità di campo

Sulla distanza iperfocale
Se mettiamo a fuoco sulla distanza iperfocale calcolata per la combinazione di lunghezza focale e diaframma in uso (in questo caso, due metri) tutto risulta a fuoco, da un metro a infinito.

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