Scopri le basi, dall’attrezzatura alle impostazioni alle pose, per scattare ritratti perfetti, da vero pro!

12 Luglio 2021 di Redazione Redazione

Dalle tecniche di scatto all’illuminazione creativa, ecco la guida completa per realizzare ritratti fotografici da veri professionisti!

Ritratti perfetti: le basi

L’attrezzatura

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La focale giusta
Le lunghezze focali più indicate sono quelle che non distorcono i lineamenti: da 75 a 135 mm su full-frame (o da 50 a 90 mm su fotocamere APS-C). Teniamo presente che gli obiettivi più luminosi, con ampia massima apertura di diaframma, facilitano la riduzione della profondità di campo.

Pannello riflettente
Pieghevole, è un valido investimento perché permette di rimandare luce sul soggetto per controllare le ombre e illuminare lo sguardo. Un modello “5-in-1” da 80 cm è una buona scelta perché offre la possibilità di cambiare il tipo di superficie riflettente e ottenere così effetti diversi.

Flash esterno
Un’unità flash portatile, separabile dal corpo macchina e attivabile in remoto, è utile per creare una luce direzionale, in interni come in esterni. Uno stativo con una staffa per l’ombrello servirà a tenere il flash in posizione e creare una luce morbida, come quella di una finestra.

Le impostazioni

Quando scattiamo in luce naturale, dobbiamo stare attenti a non rovinare il risultato con il mosso.Il rischio viene sia dal mosso allo scatto sia dal movimento del soggetto. Quindi, è importante fotografare con un tempo veloce. La regola d’oro è di non scendere sotto 1/125 di secondo.

Impostiamo la priorità di diaframma e il numero f/ più basso disponibile (f/3.5 sulla maggior parte delle ottiche di kit). Il diaframma aperto sfocherà lo sfondo. Componiamo e controlliamo il tempo. Se è troppo lento, alziamo gli ISO fino ad arrivare a 1/125 di secondo.

Ritratti formali

Il ritratto formale dice “Ecco, questo è il mio aspetto”.Rappresenta una forma di identità visiva del soggetto ed è spogliato di qualsiasi contesto, come sfondo o accessori. Uno scatto di questo tipo si affida solo all’espressione del soggetto e, benché sia in genere usato in modo “serio”, nessuna regola vieta che l’espressione sia sorridente o scanzonata.

Anche il contatto di sguardo è questione di scelte personali, ma molti optano per un approccio “occhi negli occhi” per stabilire un solido contatto con l’osservatore.

Ritratti perfetti: a me gli occhi (o no)?

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© Andrea Rota Nodari

Sguardo diretto
Lo sguardo rivolto direttamente verso l’obiettivo crea una connessione e coinvolge l’osservatore. Per impostare la messa a fuoco, facciamo coincidere il punto AF con l’occhio più vicino.

Sguardo altrove
Lasciare che il soggetto volga lo sguardo altrove dà un’atmosfera diversa a un ritratto formale. Dà l’impressione che il soggetto sia preso nei propri pensieri o azioni.

Espressività
Serio o sorridente? Guidiamo il soggetto verso espressioni indicate allo scopo del ritratto. Alcune persone sorridono con estrema naturalezza, altre preferiscono mezzi sorrisi o espressioni più chiuse.

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