13 Ottobre 2021 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, dal 14 al 24 ottobre 2021, l’Auditorium Parco della Musica ospita una mostra dedicata alle storie e ai volti delle donne in Afghanistan. Intitolata Afghana, riunisce le immagini della fotografa Laura Salvinelli, realizzate nel Centro di maternità di EMERGENCY in Panshir.

La Festa del Cinema ricorda le donne afghane

Gli scatti di Laura Salvinelli raccontano la storia delle dottoresse, delle infermiere e delle pazienti che partoriscono nel centro di EMERGENCY dedicato alla maternità. Nel viaggio fotografico si incontra il viso sorridente di Zarghona, che ha dato alla luce il primo figlio maschio, e di Kemeya, alle prese con il suo quinto cesareo.

E ancora Asuda che, grazie al Centro di maternità di EMERGENCY, ha potuto studiare per diventare ostetrica; Marja, che ha iniziato a lavorare in Afghanistan con EMERGENCY nel 1999; Monika e Keren, medical coordinator e ginecologa, che esprimono tutta la loro felicità per i tanti bambini che hanno visto nascere.

Festa del Cinema

Maternità, sala operatoria, la medical coordinator Monika Pernjakovic (destra) e la ginecologa Keren Picucci (sinistra). Anabah, Panshir, Afghanistan 2019 © Laura Salvinelli

Racconta la fotografa: «Il reportage sul Centro di maternità ad Anabah nella Valle del Panshir è stato per me come un ritorno a “casa”. “Casa” è per me l’Afghanistan, luogo della mia anima e “casa” è l’impegno di EMERGENCY contro la guerra e in difesa dei diritti umani».

«Ho lavorato in un mondo in cui fotografare le donne è un tabù e mi sono caricata del ruolo dell’elefante in un negozio di cristalli. Ho combattuto per mostrare nel nostro mondo le foto del parto, che violano un altro tabù, quello del sangue della vita e del corpo reale delle donne. Mi sono posta in continuazione la domanda di tutti i fotografi: se sia giusto entrare nell’intimità degli altri. Credo che la risposta, sempre diversa, dipenda da perché e da come si fa – l’importante è che quella domanda lavori sempre dentro di noi».

EMERGENCY in Afghanistan

«L’Afghanistan è un pezzo importante della storia di EMERGENCY, ma dopo vent’anni di lavoro anche EMERGENCY è diventata parte integrante della storia del Paese», ricorda Rossella Miccio, presidente della ONG che lavora in Afghanistan dal 1999.

Nel 2003, accanto al Centro chirurgico del Panshir, EMERGENCY ha aperto le porte del Centro di maternità. Ancora oggi questa è l’unica struttura specializzata e gratuita della zona che permette alle donne la formazione necessaria per diventare infermiere, ginecologhe, ostetriche. Inoltre, garantisce alla popolazione femminile di partorire in un ospedale sicuro, un’oasi protetta in cui gli uomini non hanno accesso.

Festa del Cinema

Maternità, sala post-partum. Zarghona, 20 anni, è felicissima perché il suo primo figlio è maschio. Vive a Ghurband, sotto il controllo talebano. Anche alcuni parenti di suo marito sono talebani. Il figlio si chiama Mustafa, nome deciso come da tradizione da suo marito. Non è mai andata a scuola. Il suo matrimonio è stato organizzato dai genitori. Anabah, Panshir, Afghanistan 2019 © Laura Salvinelli

Non bisogna infatti dimenticare che in Afghanistan la mortalità materna è 99 volte più alta di quella registrata in Italia e il tasso di mortalità infantile 47 volte più alto. Una donna su 14 muore per complicazioni legate alla gravidanza. Mentre un bambino su 18 muore prima di compiere i 5 anni. Ciò anche a causa della difficoltà di accesso alle cure mediche dovuta all’insicurezza del conflitto, alle resistenze della famiglia motivate da tabù culturali e religiosi, ai costi da sostenere e alle distanze da percorrere.

Da quando è entrato in funzione, nel giugno 2003, al dicembre del 2020 nel Centro di maternità di EMERGENCY sono state ricoverate più di 86mila donne e sono stati fatti nascere più di 65mila bambini.

Come visitare la mostra

L’ingresso alla mostra è libero tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18. Dalle 18 fino alla fine delle proiezioni si potrà accedere solo se muniti del biglietto per la visione dei film che è possibile acquistare su www.romacinemafest.it

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