2 Gennaio 2019 di Vanessa Avatar

André Kertész. Lo stupore della realtà

Fonte di ispirazione per importanti artisti e fotografi del suo tempo e non solo, André Kertész è considerato il “maestro dei maestri”, tanto che di lui Henri Cartier-Bresson disse: «Tutto quello che abbiamo fatto, Kertész l’ha fatto prima». Fino al 10 marzo, la mostra Lo stupore della realtà, curata da Roberto Mutti e ideata da Camillo Fornasieri, invita a scoprirne l’opera attraverso novanta scatti che ripercorrono, in quattro sezioni, le tappe fondamentali della sua produzione. Dalle immagini della sua Ungheria rurale e tradizionale, dove Kertész già realizza assoluti capolavori, come L’uomo sott’acqua, si passa alle fotografie scattate a Parigi, città in cui frequenta il circolo degli artisti ungheresi del quartiere di Montparnasse e scopre il surrealismo di André Breton, poi declinato in modo inedito e personale. L’arrivo negli Stati Uniti segna una nuova fase del suo percorso e il riconoscimento internazionale finché, quando non è più in grado di uscire di casa, Kertész comincia a fotografare dalla finestra del suo appartamento in Washington Square a New York realizzando immagini che mostrano quella ripresa dall’alto che è cifra distintiva della sua produzione.

Centro Culturale di Milano – Largo Corsia dei Servi 4
www.centroculturaledimilano.it

 

Immagine in evidenza
Budapest, 1915, Ministère de la Culture / Médiathèque de larchitectureet du patrimoine / Dist Rmn-GP © Donation André Kertész

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