5 Gennaio 2021 di Elisabetta Agrati Elisabetta Agrati

Dammi la mano, mostra fotografica virtuale organizzata da Europa Donna Italia per valorizzare il ruolo dei caregiver, resta disponibile online per altri due anni sul sito di Europa Donna Italia. Nata nel 1994 a tutela dei diritti delle donne nella prevenzione e nella cura del tumore al seno, con il contributo non condizionante di Lilly Italia, l’associazione ha voluto raccogliere le immagini del prestigioso Archivio Fondazione 3M – Collezione Ferrania per rendere omaggio ai caregiver – ossia tutti coloro che, familiari o amici, si prendono cura di una persona malata – evidenziando il ruolo fondamentale che svolgono nell’accompagnare la paziente con tumore al seno nei luoghi di cura e nell’adesione alle terapie.

Dammi la mano: un racconto per immagini

I caregiver hanno creato un racconto che ha illustrato le esperienze e le dinamiche proprie del rapporto profondamente affettivo tra i caregiver e le pazienti commentando venticinque immagini, scattate in varie epoche da grandi fotografi italiani. Grazie alla disponibilità del Teatro Franco Parenti, queste testimonianze sono state interpretate dagli attori Gigio Alberti e Lella Costa, mentre la colonna sonora della mostra è una versione strumentale de La cura di Franco Battiato.

Laila Pozzo, Dammi una mano, 2019

Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia, ha dichiarato: «Sono particolarmente orgogliosa del successo che sta ottenendo la mostra Dammi la mano che, per ovvi motivi, abbiamo dovuto organizzare virtualmente anziché nella versione itinerante che avrebbe toccato varie città d’Italia, come inizialmente previsto. Il pubblico l’ha seguita comunque e ha apprezzato l’attenzione che abbiamo voluto dare ai caregiver e al loro fondamentale ruolo nel percorso di cura della donna; un ruolo fatto di attenzione, amore e sostegno verso chi sta lottando con tutte le proprie forze contro il tumore al seno. È quindi con grande piacere che annunciamo che la mostra sarà virtualmente visitabile sul sito di Europa Donna Italia per altri due anni».

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