12 Dicembre 2018 di Vanessa Avatar

Elliott Erwitt. Personae

Fino al 24 febbraio 2019 le Sale dei Paggi della Reggia di Venaria ospitano la più completa retrospettiva del fotografo americano. L’evento, curato da Biba Giacchetti e organizzato da Civita Mostre, si compone di oltre 170 immagini in bianco e nero e a colori che mettono in evidenza lo stile elegante, ironico, umano e irriverente di Elliott Erwitt. In mostra, alcune delle immagini più celebri realizzate dal “fotografo della commedia umana” – si pensi al celebre California Kiss , al confronto tra Nixon e Khrushchev, ai ritratti di icone del XX secolo come Marilyn Monroe, Che Guevara, Sophia Loren, John Kennedy e Arnold Schwarzenegger –. Il percorso espositivo fa emergere lo sguardo acuto e al tempo stesso pieno di empatia con cui Erwitt vive e racconta la quotidianità: la scelta del titolo, Personae , si riferisce esattamente alla sua adesione alla vita concreta degli individui e, contemporaneamente, a un senso quasi teatrale nel rapporto con il mondo. È proprio dal concetto di maschera che nasce il suo pseudonimo André S. Solidor, il cui acronimo ASS si traduce Personae dall’inglese con la parola sedere, un personaggio dissacrante e irriverente che si fa beffe del mondo artistico contemporaneo e delle sue contraddizioni, che diverte e allo stesso tempo suscita interessanti riflessioni sul mercato dell’arte.

Khrushchev e Nixon: quando la fotografia è bugiarda

Nel 1959 Erwitt sta lavorando per la Westinghouse che gli commissiona una documentazione dei frigoriferi a Mosca. Mentre si trova nella capitale sovietica, arriva l’allora vice presidente Richard Nixon in visita di stato al segretario dell’URRS Nikita Khrushchev. Erwitt decide di accodarsi agli addetti stampa e ha la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, riuscendo a scattare una delle foto più celebri e allo stesso tempo travisate nella storia della fotografia. La posa dei due soggetti e il punto di vista particolare dà chiara evidenza al dito di Nixon puntato sul petto di Khrushchev. L’abilità del fotografo si comprende nell’aver colto il momento e gli elementi utili per la riuscita e il successo di quella immagine che sembra essere l’icona dello scontro tra le due superpotenze mondiali – siamo in piena Guerra Fredda –. La minaccia invece è apparente: la fotografia scattata da Erwitt non è altro che un’interpretazione completamente estrapolata dal suo contesto, in cui il dialogo tra i due soggetti appare sereno, disteso e addirittura scherzoso.

 
Immagine in evidenza
USSR, Moscow 1959 Nikita Khrushchev and Richard Nixon © Elliott Erwitt MAGNUM PHOTOS

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