Tra natura e industrializzazione

Uli Stein Meier, Lynne Koester, Cindy Crawford and Linda Evangelista, Paris, 1989 Uli Stein Meier, Lynne Koester, Cindy Crawford and Linda Evangelista, Paris, 1989 Uli Stein Meier, Lynne Koester, Cindy Crawford and Linda Evangelista, Paris, 1989 © Peter Lindbergh
La rivoluzione nella fotografia di moda
«Ritrarre una donna in un set realmente tecnico mi ha sempre affascinato», ha confessato l’autore in un’intervista apparsa nella rivista Mixte nel 1997, sciogliendo qualsiasi dubbio su eventuali letture fuorvianti della sua opera. Questa sua attrazione per la verità degli strumenti tecnici e meccanici, fino a quel momento per lo più apparsi nei racconti della fotografia documentaria da Lewis Hine fino ai coniugi Becher, è stata la chiave per aprire alla rivoluzione stilistica con la quale Lindbergh ha scardinato l’immaginario della fotografia di moda in gran parte caratterizzato da un’estetica artificiosa – ne sono un esempio gli scatti di Helmut Newton e di Guy Bourdin – dove le immagini risultavano per lo più delle mise en scène, dirette e senza filtri, di vere e proprie celebrazioni della sessualità e della sensualità dell’apparenza. Dagli anni Ottanta e in particolar modo negli anni Novanta, Lindbergh, in mezzo a tanta celebrazione dell’eccesso e della provocazione, si distinse per il suo realismo e per l’approccio analitico alla moda. Molti dei servizi di quegli anni, infatti, si presentavano come una sorta di documentazione di ciò che normalmente accade in un set fotografico, con le modelle che si aggiravano rilassate fra impianti luci e pannelli riflettenti del backstage. Il suo è un racconto che guarda all’onestà della cruda bellezza nella più totale spontaneità, senza alcun ricorso ad artifizi e forzature. Forte di questa propensione alla verità e all’anima, alla ricerca dell’onestà in opposizione all’artificio, ha dato vita a una stretta e profonda collaborazione, iniziata negli anni Ottanta e durata fino ai nostri giorni, con lo stilista italiano Giorgio Armani – uno dei più fortunati legami creativi della storia della moda –.
L’esposizione
Info sulla mostra
Dove: Armani/Silos, Via Bergognone 40, Milano
Orari: Da mercoledì a domenica ore 11-19
Ingresso: 12 euro
Email: info@armanisilos.com
Web: http://www.armanisilos.com
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